Castello (età medievale e moderna)

Il castello di Otranto fu costruito alla fine del ‘400 (probabilmente dal 1485 al 1489) a seguito della riconquista da parte degli Aragonesi della città, dopo l’anno di dominazione turca. L’evoluzione delle armi da fuoco e la necessità di adeguare a queste le strutture difensive portò, soprattutto nel secolo seguente, ad effettuare modifiche costanti che hanno dato al castello l’impianto attuale, con pianta pentagonale ed irregolare, tre torrioni cilindrici angolari, un bastione triangolare corrispondente alla facciata posteriore e, sul lato mare, un affilato bastione a punta di lancia. Un castello precedente, di cui non restano tracce, era forse collocato, sulle base dell’analisi delle fonti documentarie, in una diversa posizione, esterno alla cinta muraria della città e in posizione più avanzata verso il mare. Il castello originario, totalmente circondato da un fossato e accessibile tramite un ponte levatoio (nel luogo in cui oggi è collocato il ponte in pietra e legno), si impostava su un nucleo centrale quadrangolare, scandito agli angoli da quattro torri cilindriche, di cui quella rivolta verso il mare in posizione più sporgente. Il nuovo impianto fu adeguato alle nuove regole della strategia del tiro “a fuoco”, con mura e torri poste alla stessa altezza, in modo da controllare il nemico da tutti i fronti e di sottoporlo ad un attacco contemporaneo sia frontalmente sia obliquamente. Nella prima metà del ‘500 sotto l’imperatore Carlo V furono effettuati alcuni lavori di ristrutturazione: la parte frontale del castello e le sue due rondelle laterali furono rinforzate con una nuova fodera e con l’inserimento di nuove bocche da fuoco; fu inoltre realizzato il bastione triangolare nella parte posteriore del castello, andando così a creare il grande ambiente che oggi viene chiamato Sala Triangolare. Nella parte inferiore sui lati rivolti a terra, oltre all'ispessimento delle murature, vennero chiuse le archibugiere ovali, aperte le cannoniere e ampliati gli spazi interni per ospitare la nuova artiglieria. Nuovi interventi si datano agli anni Settanta del Cinquecento su progetto dell’architetto Tiburzio Spanocchi: a quest’epoca risale il grande Bastione Pentagonale che si affaccia sull'attuale porto e che ingloba il corrispondente torrione angolare.

Notizie storico-critiche:

  • Il 3 dicembre 1834 il Governo Militare consegnò definitivamente il castello al Sindaco di Otranto.
  • Un documento inedito attesta che durante le rivolte di Masaniello del 1642 furono realizzati lavori di rafforzamento affidati al maestro leccese G. Francesco Saponaro. Sempre nello stesso documento si afferma che i torrioni erano dotati all’epoca di tre livelli di batterie e avevano i nomi della Croce, di San Giovanni, di S. Antonio e dell’Annunciata. Fu rafforzata la Torre Maestra (non meglio identificata) e “tutta la muraglia dalla parte del fossato e della porta di soccorso che esce alla campagna”.
  • Alla fine del ‘500 (1573), nuove esigenze di difesa sopraggiunsero in occasione della visita alle “Piazze del Regno napoletano” di Marcantonio Colonna, Capitano generale della flotta pontificia e della flotta alleata nella guerra contro i mussulmani, il quale nel 1577 incaricò Tiburzio Spanocchi di studiare nuove opere di difesa contro i turchi a Brindisi, Otranto e Taranto. Gli interventi realizzati nel 1578 a Otranto potrebbero quindi derivare dagli studi dello Spanocchi. Interventi che mirarono a rafforzare le difese sul fronte marino con l’inserimento di due puntoni pentagonali, uno innestato sulla Rondella del Castello, e rivolto verso l’attuale porto e l’altro innestato su porta Alfonsina e rivolto verso la baia.
  • Negli anni ’30 del Cinquecento il castello di Otranto fu sottoposto ad una serie di sopralluoghi ad opera di funzionari della corte di Carlo V. Gli interventi realizzati alla fine del ‘400 risultavano infatti già inadeguati alle nuove esigenze della difesa dovendosi opporre a bombarde sempre più potenti e grosse. Vennero così promossi nuovi lavori avviati non prima del 1540, tra cui l’ispessimento e la sopraelevazione di alcune murature, la costruzione del Bastione Triangolare.
  • Molti studiosi hanno avanzato l’ipotesi che il castello aragonese si insediasse, inglobandola, su una fortezza precedente costruita in età federiciana. Di questa precedente struttura però non sembra rimanere traccia né a livello architettonico, né archeologico. Un precedente fortilizio, sulla base dell’analisi delle fonti scritte, doveva sicuramente esistere, ma non abbiamo notizie né sulla sua struttura, né sulla sua collocazione. Tale fortilizio, probabilmente da imputare ad età normanna, subì delle modifiche in età federiciana, quando sono collocati i primi provvedimenti di manutenzione rintracciabili nella documentazione scritta. Dal documento si deduce che il castello era collocato leggermente al di fuori delle mura cittadine e che era munito di torri che minacciavano di crollare a causa dell’erosione marina. Queste informazioni hanno portato a ipotizzare una collocazione adiacente a quella attuale, ma più avanzata, affacciata sul porto.
  • A seguito della riconquista di Otranto gli Aragonesi portarono avanti lavori di ristrutturazione a tutto il sistema di fortificazione della città, dimostratosi insufficiente proprio in occasione dell’attacco turco, così da renderle idonee alle nuove strategie militari basate sulle armi da fuoco. I lavori di costruzione del castello furono affidati al nobile napoletano Marcello Arcamone e all’opera dell’architetto Ciro Ciri, che si avvalse della consulenza di Francesco di Giorgio Martini.
Bibliografia:
  • F. Russo, Otranto. I segni della città, Otranto. I segni della città, , Roma: , 2002
  • Gianfreda G., Otranto, castello e fortificazioni. Da luoghi di difesa a spazi di accoglienza, Otranto, castello e fortificazioni. Da luoghi di difesa a spazi di accoglienza, , Lecce: , 2008
  • AA. VV., Houben H. a cura di, Otranto nel Medioevo. Tra Bisanzio e l'Occidente, Otranto nel Medioevo. Tra Bisanzio e l'Occidente, , Galatina: , 2007
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIC000121

Tipologia del bene

Tipo: Fortezza (ambito urbano)

Criterio Identificazione: Il castello è di per sè una struttura composta da più parti con destinazione funzionale differente che insieme costituiscono un corpo organico.

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale
  • Difensiva/militare

Condizione Giuridica

Proprietà Stato

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: SABAP-LE (Archeologia)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente

Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area occupata dalla struttura.