Castello Ducale (età medievale e moderna)

Il castello ducale si sviluppa sul fronte sud-occidentale del nucleo antico di Bovino, su una prominenza rocciosa della collina, a 647 m di altitudine, sul luogo dove sussisteva già la rocca di età romana. Le tracce di questa fortificazione si leggono ancora sul fronte meridionale del castello, dove si conservano lacerti di muri romani in opus reticulatum, e nei resti di strutture venuti recentemente alla luce nel cortile del castello. Il primo nucleo del castello, di cui si conserva solo la torre cilindrica posta a sinistra dell'attuale ingresso, fu costruito probabilmente tra l'XI e il XII secolo, forse dal normanno Drogone (1045-1051), Conte di Puglia, o dai conti di Loretello, signori di Bovino, tra il 1059 e 1182. In età sveva si attuò probabilmente un ampliamento del castello; nello Statutum de reparatione castrorum fatto redigere da Federico II tra il 1241 e il 1246, Bovino viene annoverato tra i castra e gli abitanti della stessa Bovino, assieme a quelli di San Pietro in Dragonzano, Alberona, Tertiveri e Santa Maria in Volgano, erano tenuti alla sua riparazione. Secondo alcune fonti, il castello di Bovino ospitò Manfredi prima della battaglia di Benevento. Negli elenchi della successiva indagine sui castra del 1269, Bovino risulta sottoposta ad un contergius, ossia un castellano a cui veniva affidata la gestione della struttura demaniale e tutti i suoi beni. Nella seconda metà del XV secolo il castello fu ampliato e ristrutturato, passando tra vari proprietari tra cui i Cantelmo, i Boffa e i De Spes, i quali apportarono modifiche alla costruzione sulla base delle loro esigenze, trasformandola in dimora gentilizia. Tale trasformazione si deve soprattutto alla famiglia spagnola Guevara, che acquistò il castello nel 1563 e lo detenne fino ad anni recenti, quando fu ceduto alla Diocesi Troia-Bovino. Il complesso presenta dunque una forma poligonale irregolare, dettata dall'evoluzione della struttura nel corso dei secoli. L'accesso principale si colloca sul fronte nord-occidentale, al quale si giunge attraversando un lungo viale, ed è affiancato dalla torre circolare 'a cavaliere'. Il torrione circolare, che costituisce il nucleo originario del castello, munito di feritoie intorno al XVI secolo, fu adibito a carcere nel XVII secolo e a colombaia, verso il 1865; alla fine del secolo venne ceduto al Municipio per essere utilizzato come serbatoio d'acqua. La facciata in cui si apre la porta di accesso è sormontata per parte della sua lunghezza da un cornicione ad archetti pensili, frutto di un restauro realizzato nella prima metà del Novecento, che delinea ad un livello più alto una torretta merlata quadra con bifora gotica. Varcato l'ingresso si accede ad un'ampia corte attorno alla quale si sviluppano i successivi corpi di fabbrica: gli ambienti del palazzo ducale sul fronte sud ed est, la cappella e la torre dell'orologio. Un secondo accesso si colloca sul fronte orientale, attraverso un passaggio voltato al quale si accede da via Guevara. Ad una quota inferiore, lungo il versante sud ed est, si sviluppano su una superficie di 3000 mq i giardini pensili, realizzati nel 1800 nello stile dei giardini all'italiana, ispirandosi al Parco di Recale, residenza estiva della duchessa di Bovino Anna Maria Suardo in Guevara, e al parco della Reggia di Caserta.

Bibliografia:
  • Calderazzi A., La Puglia tra medioevo ed età moderna. Città e campagna, Civiltà e culture in Puglia, 3, : , 1997
  • Manuppelli A., Bovino. Leggenda – storia – turismo, ,1971
  • Mazzei M. a cura di, Bovino. Studi per la storia della città antica. La collezione museale Martina Franca: , 1994
  • Lorusso, E., La torre a cavaliere di Bovino, La torre a cavaliere di Bovino, , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 1995
  • Nicastro C. G., Bovino: storia di popolo, vescovi, duchi e briganti, Bovino: storia di popolo, vescovi, duchi e briganti, , Foggia: , 1984
  • AA. VV., Bovino, dal territorio al museo archeologico Carlo Gaetano Nicastro, Bovino, dal territorio al museo archeologico Carlo Gaetano Nicastro, , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 2017
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • FGBIC000113

Tipologia del bene

Tipo: Castello (ambito urbano)

Criterio Identificazione: Complesso architettonico costituito da diversi corpi di fabbrica posti in relazione diretta.

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale
  • Difensiva/militare

Condizione Giuridica

Proprietà Ente religioso cattolico

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: SABAP-FG (Archeologia)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Analisi tipologica
  • Bibliografia
  • Fonte archivistica

Cronologia specifica:

Dal: XI d.C. Al: XXI d. C.

Stato di conservazione
  • Integro
  • Restaurato

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione delle evidenze visibili su cartografia.