Complesso della chiesa e del monastero dei Santissimi Medici

Complesso monastico eretto negli anni trenta del XVII secolo per devozione del conte di Conversano Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona e della consorte Isabella Filomarino della Rocca; il complesso fu verosimilmente edificato sulle precedenti strutture medievali della chiesa e del monastero di San Martino. Nel corso dei secoli furono eseguiti lavori di consolidamento e modifica, sia della chiesa che del convento; dopo il decreto di appropriazione dei beni ecclesiastici da parte dello Stato, il vescovo mons. Lamberti acquistò il convento e lo donò alle suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia, che s'insediarono a partire dal 1912 e che continuano nell'antico convento la loro vita claustrale e le loro attività. I recenti restauri (a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici della Puglia) hanno riportato alla luce l'articolazione e il cromatismo delle decorazioni dell'interno, compromesse dalla prolungata esposizione al fumo dei ceri che aveva completamente annerito le decorazioni del soffitto. La prima fase dei lavori di restauro ha riguardato la volta e la seconda cappella a sinistra, mettendo in luce anche una lesena originale, precedente gli interventi settecenteschi che riguardarono i marmi dell'altare maggiore e la balaustra del transetto. Il complesso monastico si articola in corpo conventuale, chiesa e campanile. L'intero bene e' realizzato in blocchi di pietra calcarea. Il corpo conventuale e' dotato di vestibolo con volta a botte, la copertura e' a terrazza. Il campanile presenta all'esterno delle nicchie centinate: una di esse racchiude la statua di San Cosma. Il chiostro e' dotato di portico. Il corpo conventuale e' dotato di sacrestia e alloggi, tra cui si annovera la stanza cosiddetta della Badessa e quella della Principessa.

Notizie storico-critiche:

  • Nel complesso abbaziale dei SS. Cosma e Damiano in Conversano, la parte piu' antica risale al Medioevo ed e' costituita dal convento che sorse nel luogo dove era la chiesa ed il monastero intitolato a San Martino di epoca remotissima.
  • Negli anni trenta del Seicento il conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona (Il Guercio di Puglia) e la consorte Isabella Filomarino commissionarono il rinnovamento dell'antica chiesa romanica di San Matteo, intitolando il nuovo complesso ai Santi Medici Cosma e Damiano, a cui i conti erano particolarmente devoti, avendone ricevuto una grazia. L'edificio preesistente fu sottoposto ad un totale rifacimento secondo lo stile barocco, e l'incarico dell'integrale riprogettazione dell'apparato decorativo interno, fu affidato al pittore napoletano Paolo Finoglio. Egli, morto prematuramente nel 1645, non vide mai compiuta l'opera, proseguita dai suoi allievi; la chiesa fu poi consacrata nel 1660 dal vescovo Giuseppe Palermo.
  • Nel corso dei secoli furono eseguiti lavori di consolidamento e modifica, sia della chiesa che del convento; dopo il decreto di appropriazione dei beni ecclesiastici da parte dello Stato, il vescovo mons. Lamberti acquistò il convento e lo donò alle suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia, che s'insediarono a partire dal 1912 e che continuano nell'antico convento la loro vita claustrale e le loro attività.
  • Nel corso dei secoli la prolungata esposizione al fumo dei ceri aveva completamente annerito le decorazioni del soffitto, oggi tornato al suo antico splendore, dopo il recente restauro (a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici della Puglia). La prima fase dei lavori di restauro ha riguardato la volta e la seconda cappella a sinistra, mettendo in luce anche una lesena originale, precedente gli interventi settecenteschi che riguardarono i marmi dell'altare maggiore e la balaustra del transetto.
Bibliografia:
  • Apollonj Ghetti , II Mostra documentaria sulla Puglia monumentale dedicata a Giovinazzo, Conversano, Turi., II Mostra documentaria sulla Puglia monumentale dedicata a Giovinazzo, Conversano, Turi., , Bari: , 1969
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIC000160

Tipologia del bene

Tipo: Convento (ambito urbano)

Criterio Identificazione: Fonti e bibliografia

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto

Condizione Giuridica

Proprietà Ente religioso cattolico

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Ente MiBAC

    Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia

    Ruolo: Valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Integro
  • Restaurato

Criterio di perimetrazione: Rilievo da foto aerea senza sopralluogo