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Il castello di Copertino si erge a Nord –ovest dell’abitato antico, e ad esso si collegava l’antica cinta muraria della città. Il nucleo originario della struttura, rappresentato dal mastio di età angioina, viene trasformato nel XVI secolo, con la costruzione di una imponente fortezza che ingloba la costruzione più antica, demolendone i piombatoi e gli avancorpi, che vengono sostituiti da spessi parapetti. Al complesso originario appartiene il cd. mastio angioino con lo stemma in alto di Ladislao di Durazzo e Maria d'Enghein. La Torre è visibile anche dall'esterno. Il castello di Copertino presenta oggi un impianto quadrangolare con quattro baluardi a forma di lancia sui vertici, il fossato sviluppato intorno a tutta la cortina muraria e un unico accesso preceduto da un ponte in pietra a due fornici in sostituzione dell’originario ponte levatoio in legno. L'imponente struttura militare così come conservata sino ai giorni nostri fu realizzata nel 1540 secondo i canoni architettonico-militari imposti dalla scoperta della polvere da sparo. Il progetto è opera dell'architetto militare Evangelista Menga che lo eseguì per volere di Alfonso Castriota. Il portale di ingresso è di gusto catalano-durazzesco finemente decorato con rosoni e medaglioni che racchiudono i ritratti di personaggi illustri. Attraverso il portale si accede nell’androne, caratterizzato da un percorso a “baionetta” per assicurare una maggiore difesa. Nel 1557 il maniero fu acquistato dalla famiglia genovese degli Squarciafico; da questi passò poi ai Pinelli, ai Pignatelli e, nell’Ottocento, ai Granito di Belmonte. Nel 1885 il Castello fu dichiarato Monumento Nazionale e nel 1956 è stato acquisito al Demanio dello Stato.
Notizie storico-critiche:
- Acquistato dallo Stato nel 1956, il castello è attualmente aperto al pubblico e sede di un museo; viene utilizzato per mostre e iniziative culturali.
- Il castello viene dichiarato bene d'interesse nazionale nel 1885
- Nel 1407, in occasione delle nozze tra Ladislao di Durazzo e Maria D’Enghien, sul lato est fu incastonata l’arma delle due case.
- Nel sec. XVIII vi si addossano corpi di fabbrica anche in corrispondenza del II livello e probabilmente si sostituisce il solaio in legno (del II piano) con una vota a spigoli.
- Nel 1540 Evangelista Menga, architetto militare, ingloba il mastio in una poderosa struttura difensiva e adatta la parte terminale del mastio alle nuove esigenze difensive demolendo sporti e piombatoi e sostituendoli con spessi parapettiinterrotti da cannoniere.
- Verdesca F., Cazzato M., Costantini A., Guida di Copertino. Itinerari storico-artistici, il centro storico, il territorio., , 1, : Congedo Editore, 1996
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
- AA. VV., De Vita R. a cura di, Castelli e Torri della Terra d’Otranto, Castelli e Torri della Terra d’Otranto, , Bari: Adda Editore, 1975
Scheda
- LEBIC000042
Tipologia del bene
Tipo: Castello (ambito urbano)
Criterio Identificazione: Dati bibliografici
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Difensiva/militare
Condizione Giuridica
Proprietà Stato
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: SABAP-LE (Archeologia)
Ruolo: tutela
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)
Ruolo: tutela
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito
-
elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XIII d.C. Al: XXI d.C.
- Integro
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: Il criterio di perimetrazione si basa sullo sviluppo attuale del complesso che comprende le varie evoluzioni storiche dell'impianto edilizio