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Cittadina agricola, industriale e commerciale del Salento centrale, situata nella pianura lievemente ondulata che si estende a S.O. di Lecce, verso la costa ionica. La parte occidentale dell'abitato è formata dalla 'Terra' chiusa nell'antica cerchia di mura del sec. XV, che si appoggia alla bastionata del castello. Sul finire del XVI secolo, con il Rinascimento, i copertinesi godevano un relativo benessere. In questo periodo si assiste ad un incremento degli edifici architettonici civili con la nascita di sontuosi palazzi. Nel 1540 si conclusero i lavori per l'ampiamento delle fortificazioni, rinforzate ai vertici da quattro possenti baluardi a lancia, che Alfonso Granai Castriota fece eseguire a Evangelista Menga. La seconda metà del '500 è stato uno dei periodi più significativi per la storia di Copertino, tra le testimonianze architettoniche pervenuteci ricordiamo Palazzo Papi, Palazzo Moschettini nonché le fondazioni conventuali extra moenia dei Cappuccini e dei Francescani. L'incessante sviluppo e la diffusione della cultura umanistica, sui quali presidiava la religiosità del peccato, indussero i laici e il clero a costituire un Ospedale capace di far fronte alle richieste dei pellegrini, dei malati e dei più poveri del paese. Un lungo e faticoso cammino interesserà il paese il quale impiegherà tutto l'Ottocento per scrollarsi quei retaggi di un feudalesimo che ne aveva blindato il sapere e le energie dei suoi uomini. La legislazione dei napoleonidi, infatti, non troverà ancora uomini pronti a riscattare Copertino da lungo torpore. Il Regio Demanio collocherà ancora una volta uomini avidi di cose e di potere. La ridefinizione dei confini territoriali non assegnerà a Copertino nemmeno una marina, nonostante in antico regime i copertinesi provvedevano alla manutenzione della torre Squillace (o Scianuli). I suoi conventi e le sue chiese saranno depredati da cosiddetti ricevitori del Demanio che si impossesseranno delle opere d'arte o le faranno migrare altrove. Al breve periodo dei napoleonidi subentrarono nuovamente i Borbone. Gli animi dei copertinesi cominciarono a ribellarsi. All'indomani dell'unificazione nazionale Copertino attraverserà una seconda faticosa fase di crescita. Tutti gli sforzi furono indirizzati alla bonifica del centro urbano, a rendere le strade praticabili ed applicare tutta una serie di regolamenti che ne scandiranno il vivere civile. Un circolo di lettura, un teatro comunale, l'illuminazione delle strade con lampioni a petrolio sanciranno definitivamente l'affermazione della città borghese.
Notizie storico-critiche:
- Nel 1498 la contea di Copertino fu concessa ai Castriota Scanderberg. Con la loro presenza, durata quasi tutta la prima metà del Cinquecento, Copertino visse il periodo più aureo della sua storia. A Giovanni Castriota si deve la ristrutturazione del complesso monastico di Casole Suo fratello Alfonso, ampliò e fortificò la cinta muraria. Con la scomparsa di Antonio, la contea di Copertino passò alle dipendenze del Viceregno spagnolo.La contea di Copertino, nel 1557, venne acquistata da Vittoria D'Oria. Da questi passò a Giulio Cesare che, nel 1582 la trasferì a sua sorella Livia che, sposando Galeazzo Pinelli, la possedette col titolo di marchesato. Sul finire del XVI secolo i copertinesi godevano un relativo benessere. Sorgono le prime abitazioni fuori le mura che contribuiranno alla gemmazione del cosiddetto Borgo. Anna Francesca Pinelli e il principe di Belmonte, Antonio Pignatelli, furono i padroni e i signori di Copertino fino all'eversione della feudalità.
- Verdesca F., Cazzato M., Costantini A., Guida di Copertino. Itinerari storico-artistici, il centro storico, il territorio., , 1, : Congedo Editore, 1996
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
Scheda
- LEBIS000061
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: tutela
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XVI Al: XX
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Il criterio di perimetrazione si basa sullo sviluppo edilizio della città.
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico