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Dal 1517 regnò la famiglia dei Bonifacio, che migliorò l'edilizia della città e le condizioni economiche e culturali del popolo; seguirono il marchese di Trevico, il conte Federico Borromeo e il cardinale Carlo Borromeo. Sorsero a Francavilla, in questo periodo, i conventi dei carmelitani, dei frati minori osservanti, dei cappuccini e degli oratoriani di San Filippo Neri che aprirono la prima scuola pubblica della città (una statua del santo è oggi in piazza Umberto I). Nel 1569 il cardinale cedette il feudo al re per 40 000 ducati; il feudo passò così prima a Melchiorre de Herrera e poi al cardinale genovese Filippo Spinola. Nel 1572 il feudo passò alla famiglia degli Imperiali che apportarono grandissimi miglioramenti nella città, sia nell'urbanistica cittadina sia nella vita civile finanziando un gran numero di opere pie: nacquero infatti numerose accademie di letterati ed artisti e il nucleo urbano s'ingrandì considerevolmente con la nascita di nuovi rioni, tanto che ci fu l'allargamento della cinta muraria e dal 1715 ebbe inizio la Fiera dell'Ascensione. Tra il XVII e il XVIII secolo furono costruite le porte di accesso alla città, lungo la cinta muraria; nel corso degli anni l'espansione della città ha portato ad un progressivo abbattimento delle porte, lasciandone ai giorni nostri solo tre: la "Porta del Carmine", edificata dagli Imperiali tra il 1630 e il 1656 è fortemente monumentalizzata e la struttura a tre fornici l'avvicina ad un arco di trionfo; la "Porta della Croce" e la "Porta dei Cappuccini" risalgono invece al XVIII, entrambe costituite da un unico fornice. Il borgo ha un aspetto rinascimentale e barocco, con i palazzi Pepe, Bottari, Giannuzzi-Carissimo; alla metà del XVI secolo risalgono i palazzi Cotogno e Argentina; il palazzo Bianco, in stile rococò, è della fine del XVII secolo; il Palazzo Cotogno e il Palazzo Argentina sono della metà del XVI secolo; altri furono poi costruiti nel XVIII secolo, come il Palazzo Maggi-Scazzeri. L’architettura religiosa si arricchisce di nuovi edifici: al XVI secolo risalgono la Chiesa di Maria Santissima della Croce e il convento adiacente; la Chiesa dello Spirito Santo e l’annesso convento (oggi non più esistente) che, fortemente danneggiata dal sisma del 1743, fu ricostruita nel 1759; la Chiesa del Carmine sorta assieme ad un convento fuori dalle mura nel 1517, grazie ad una comunità di padri carmelitani; nel XVII secolo furono costruiti l'ex Real Collegio Ferdinandeo (ora Scuola Media Vitaliano Bilotta) e la Chiesa di San Sebastiano furono costruiti dall'Ordine di San Giuseppe Calasanzio. Durante il periodo degli Imperiali vennero sviluppati nuovi borghi (visto che la popolazione continuava a crescere) mediante la costruzione di strade a sviluppo regolare e fu completato il Palazzo Imperiali, conosciuto anche come “Castello”, costruito nel 1450 da Giovanni Antonio Orsini del Balzo e ampliato verso il 1536 da Bernardino Bonifacio. Con Michele Imperiali ci fu il prolungamento fino ai Carmelitani della via omonima e fu costruito il nuovo Borgo Casalicchio; dopo di lui i suoi discendenti continuarono il suo lavoro seguendo la stessa linea e creando una città dalle strade dritte e regolari. Dopo Michele Imperiali, l'ultimo principe della dinastia morto senza discendenti, il feudo passò quindi al fisco che provvide alla vendita separata dei vari beni decretandone lo smembramento. Nel 1743 Francavilla fu duramente colpita da un terremoto che distrusse parte della città e provocò alcune vittime; in tale occasione fu ricostruita la Chiesa Madre, conosciuta come Basilica Minore del Santo Rosario. Nel 1750 fu edificata in piazza Umberto I la Torre dell'Orologio. Il 19 aprile 1788 Francavilla ottenne il titolo di città dal Re di Napoli Ferdinando IV.
- Palumbo Pietro, Storia di Francavilla Fontana : Forni Arnaldo, 1984
- Ribezzi Petrosillo V., Clavica F. , Cazzato M. a cura di, Guida di Francavilla Fontana, la città dei principi imperiali, Guida di francavilla Fontana, , : Congedo Editore, 1995
- Quilici Gigli S., Repertorio dei beni culturali archeologici, , 11, : Schena Editore, 1975
- A.P. Coco, Francavilla Fontana nella luce della storia Galatina: Congedo Editore, 1988
- F. Argentina, Il castello Imperiali di Francavilla Fontana Manduria: Tiemme s.r.l., 1987
Scheda
- BRBIS000306
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Abitativa/residenziale
- Produttiva/lavorazione/artigianale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Bene composto [è riutilizzato da] - Sito
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito Pluristratificato
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XVI d.c. Al: XVIII d.c.
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata sulla base dell'ingombro dell'area urbanizzata.
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico