Francavilla Fontana

Il nucleo originario di Francavilla si è sviluppato attorno alla Chiesa Matrice, il luogo del ritrovamento dell'icona della Madonna, e grazie alle larghe franchigie concesse da Filippo I d’Angiò il villaggio, denominato Villa San Salvatore, crebbe notevolmente in poco tempo e cambiò il nome divenendo Franca Villa (dal francese “ville”, borgo, e “franca”, senza tasse), ossia città esente da tasse e contributi; in seguito, per distinguerla da altre città con lo stesso nome, fu chiamata Francavilla d'Otranto e solo nel 1864 divenne Francavilla Fontana, a ricordo dell'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana. Con il passare dei secoli il villaggio crebbe rapidamente e le case dei francavillesi venivano costruite sempre più in modo ordinato, lungo assi ben definiti. Con il passare dei secoli le case dei francavillesi venivano costruite sempre più in modo ordinato, lungo assi ben definiti. Durante il periodo degli Imperiali vennero sviluppati nuovi borghi (visto che la popolazione continuava a crescere) mediante la costruzione di strade a sviluppo regolare. Con Michele Imperiali ci fu il prolungamento fino ai Carmelitani della via omonima e fu costruito il nuovo Borgo Casalicchio; dopo di lui i suoi discendenti continuarono il suo lavoro seguendo la stessa linea e creando una città dalle strade dritte e regolari, tanto da essere definita da Cosimo De Giorgi la "Torino della Japigia". Durante l'Ottocento non ci furono varie modifiche nell'assetto urbanistico e nel 1838 l'abitato scavalcò le mura settecentesche. Dopo la creazione del tronco ferroviario che collegava Taranto a Brindisi (1907) la città si sviluppò verso sud in modo da non lasciare la stazione ferroviaria isolata. Nella prima metà del Novecento alcune porte cittadine e tratti delle mura settecentesche furono demolite per lasciar spazio alle abitazioni e agevolare il traffico. Negli ultimi cinquant'anni la città si è estesa in tutte le direttrici, creando nuovi quartieri e continuando ad espandersi prevalentemente in direzione nord-est. Oggi il comune è suddiviso in 18 rioni: Ascoli, Borgo Croce, Cappuccini, Casalvetere, Cavallerizza, Cretarossa, Graziosa, Lavaturo, Paludi, Peraro, Peschiera, Pozzi del Carmine, Roccella, San Biagio, Sant'Eligio, San Lorenzo, San Salvatore, San Sebastiano. Molti di essi riprendono gli antichi nomi dei casali che, unendosi nel Medioevo, diedero vita all'attuale città.

Bibliografia:
  • Jurlaro R., Clavica F., Francavilla Fontana : ELECTA, 2007
  • Marinazzo Angela, Francavilla Fontana, Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca in Italia e nelle Isole Tirreniche, VII, : , 1989
  • Poso R., Clavica F. a cura di, Francavilla Fontana. Architettura e immagine : Congedo Editore, 1990
  • A.P. Coco, Francavilla Fontana nella luce della storia Galatina: Congedo Editore, 1988
  • Ribezzi Petrosillo V., Clavica F. , Cazzato M. a cura di, Guida di Francavilla Fontana, la città dei principi imperiali, Guida di francavilla Fontana, , : Congedo Editore, 1995
  • F. Argentina, Il castello Imperiali di Francavilla Fontana Manduria: Tiemme s.r.l., 1987
  • Quilici Gigli S., Repertorio dei beni culturali archeologici, , 11, : Schena Editore, 1975

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BRBIP000027

Condizione Giuridica

Detenzione mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Cronologia specifica:

Dal: IX d.C. Al: XX d.C.

Motivazione: 

  • Analisi stilistica
  • Bibliografia
  • Fonte archivistica
  • Toponomastica

Interpretazione: Sito con continuità di vita ininterrottamente dal IX secolo ad oggi.

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata sulla base dell'ingombro dell'area urbana.