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Nel 1864 la città assunse l'attuale nome di Francavilla Fontana, dall'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana e a ricordo dell'episodio del principe fondatore. Nel XIX secolo l’architettura religiosa si arricchisce di nuove costruzioni: la Chiesa dell'Immacolata, costruita nel 1856, in stile neoclassico e la Chiesa di Santa Chiara, ricostruita nel 1836 dopo l'abbattimento di quella seicentesca a cui era annesso il convento delle Clarisse (visibile ancora oggi parzialmente lungo via Municipio). In seguito ai violenti moti rivoltosi di Villa Castelli (1871), che ottenne l'autonomia da Francavilla nel 1926 e in seguito all'inizio della seconda guerra mondiale, iniziò per Francavilla una lenta decadenza economica e solo dalla seconda metà del Novecento la città riprese un percorso di lento sviluppo. Durante l'Ottocento non ci furono varie modifiche nell'assetto urbanistico e nel 1838 l'abitato scavalcò le mura settecentesche, che nel corso di un secolo furono quasi del tutto abbattute; oggi dell'antica cinta muraria restano solo pochi tratti intorno al centro storico. Dopo la creazione del tronco ferroviario che collegava Taranto a Brindisi (1907) la città si sviluppò verso sud in modo da non lasciare la stazione ferroviaria isolata. Nella prima metà del Novecento alcune porte cittadine e tratti delle mura settecentesche furono demolite per lasciar spazio alle abitazioni e agevolare il traffico. Negli ultimi cinquant'anni la città si è estesa in tutte le direttrici, creando nuovi quartieri e continuando ad espandersi prevalentemente in direzione nord-est. Oggi il comune è suddiviso in 18 rioni: Ascoli, Borgo Croce, Cappuccini, Casalvetere, Cavallerizza, Cretarossa, Graziosa, Lavaturo, Paludi, Peraro, Peschiera, Pozzi del Carmine, Roccella, San Biagio, Sant'Eligio, San Lorenzo, San Salvatore, San Sebastiano. Molti di essi riprendono gli antichi nomi dei casali che, unendosi nel Medioevo, diedero vita all'attuale città. Piazza Umberto è il luogo centrale dell'attuale tessuto urbano, crocevia delle principali direttrici cittadine. La piazza era l'antico "Foggiaro" cioè il luogo delle fogge, cisterne interrate dove venivano depositate le derrate alimentari. Dell'antica piazza oggi restano i portici, risalenti al 1750, in cui spiccano ai quattro angoli le statue di Sant’Irene, San Carlo Borromeo, della Vergine Immacolata e della Madonna della Fontana. Inoltre è sovrastata dalla torre campanaria, risalente al 1750, alle cui spalle si apre Piazza Dante. Attigua alla piazza Umberto I è l'area adibita a mercato coperto realizzato intorno al 1910. Nel piano sottostante è stato completamente individuato un antico frantoio ipogeo, tenuto in attività per alcuni secoli dal Capitolo ecclesiastico. Dopo l'unità d'Italia, il manufatto fu acquisito dal Comune che a sua volta lo tenne in funzione fino al 1902 circa.
- Jurlaro R., Clavica F., Francavilla Fontana : ELECTA, 2007
- Poso R., Clavica F. a cura di, Francavilla Fontana. Architettura e immagine : Congedo Editore, 1990
- A.P. Coco, Francavilla Fontana nella luce della storia Galatina: Congedo Editore, 1988
- Palumbo Pietro, Storia di Francavilla Fontana : Forni Arnaldo, 1984
Scheda
- BRBIS001805
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Assistenziale/ospitaliera
- Funeraria
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Pubblica
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito Pluristratificato
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Analisi stilistica
- Bibliografia
- Fonte archivistica
Cronologia specifica:
Dal: XIX d.C. Al: XX d.C.
- Integro
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata sulla base dell'ingombro dell'area urbanizzata.
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico