Palazzo De Leone, gia' Scioti, in Via Cavour, 22

Edificio in muratura costruita in blocchi calcarei con pianta longitudinale ad "L" e sviluppata su tre piani fuori terra e un seminterrato. Il prospetto principale, che dà su Via Cavour, si presenta architettonicamente simmetrico e armonico, presenta infatti un sistema di cinque aperture per piano scandite da tre ordini di sei paraste, due angolari e tre intermedie, di cui quelle al piano terra dotate di doppi semicapitelli ionici, mentre quelle al secondo e al terzo piano dotate di doppi capitelli corinzi. Chiude il prospetto in sommità un cornicione modanato in aggetto con mutuli sorrette da mensole a volute floreali; al di sopra un terrazzo delimitato da balaustra lapidea, scandita da pilastrini con davanzale modanato. Il primo livello presenta un paramento stuccato con blocchi ad alti letti di posa e introdotto da una cornice marcapiano lapidea. Quest'ultima è interrotta al centro dal portale d'ingresso e vi si aprono quattro lucernai rettangolari longitudinali di servizio per gli ambienti seminterrati. Ai lati del portale e in linea con i lucernai si aprono quattro finestroni ad architrave con davanzale modanato, sorretto da due mensole a volute e con cornice di fastigio lievemente modanata. Il portale d'ingresso è monumentale, introdotto da due spallette lapidee parallelepipede, su ognuna delle quali è presente una semicolonna e una colonna libera entrambe lisce in stile ionico, sormontate da cornice modanata e fregio liscio. All'interno di queste quinte, trova spazio il portale vero e proprio ad arco a tutto sesto con piedritti lisci, imposte modanate in aggetto e arco modanato con chiave di volta a voluta che funge da mensola per la balconata continua del piano superiore. Il primo piano presenta cinque porte finestre ad architrave di cui quella centrale a timpano lunettato sovrastante sorretto da mensole a volute e con stemma centrale pensile in scudetto coronato, le altre invece presentano timpano triangolare sorretto da mensole a volute. La balconata unica, di cui la finestra centrale conserva una porzione in maggior aggetto rispetto a quelle laterali, è cinta da una ringhiera in ghisa. L'ultimo livello presenta lo stesso numero di aperture del piano sottostante, ad architrave con fastigio orizzontale modanato in aggetto. Anche qui è presente un lungo balcone continuo, sorretto da mensole a volute e cinto da ringhiera in ghisa. Il prospetto secondario, che dà su via Madonna degli Angeli, si sviluppa sempre in tre livelli fuori terra e presenta al piano terra sette portali di accesso ai fondaci di cui i tre centrali sono ad arco a sesto ribassato e quattro laterali (due per lato) ad architravi. Al di sopra di esse, al secondo livello vi è un ballatoio cinto da ringhiera in ghisa. All'interno è presente un androne voltato a botte, stuccato con cassettoni e formelle a rosette e una volta affrescata con lo stemma nobiliare. Questo vano conduce a un piccolo cortile scoperto con grandi arcate a tutto sesto ad una campata, poggianti su massicci pilastri quadrangolari. Al di sopra del porticato, sui livelli superiori, si aprono delle verande con trifore ad arco a tutto sesto, poggianti su balaustre in pietra e chiuse da vetrate. Sul lato opposto al portale d'ingresso vi è un portoncino che introduce al vano scala, dotato di scalone di pregio di forma elicoidale in perfetto stile liberty eclettico. Il vano scala è coperto da una cupola in struttura metallica rivisteti da lastre in vetro. Gli ambienti interni dei piani nobili sono voltati a crociera. L'edificio, probabilmente originario del bassomedioevo, è stato riformulato nell'assetto attuale tra la fine del settecento e gli inizi dell'ottocento, risultando architettonicamente coerente con lo stile neoclassico. Gli ultimi innesti sono invece relativi al tardo Ottocento e primo Novecento in stile eclettico e liberty.

Notizie storico-critiche:

  • Alcuni locali del p. t. e il p. seminterrato risalgono probabilmente alla fine del XIII secolo o all'inizio del XIV, prima epoca di urbanizzazione della zona, come testimoniano le volte che li coprono.
  • L'edificio, probabilmente originario del bassomedioevo, è stato riformulato nell'assetto attuale tra la fine del settecento e gli inizi dell'ottocento, risultando architettonicamente coerente con lo stile neoclassico. Gli ultimi innesti sono invece relativi al tardo ottocento e primo novecento in stile eclettico e liberty.

Definizione Ambito Culturale:

  • Stile eclettico e liberty
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BTBIU000620

Tipologia del bene

Tipo: Palazzo

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Analisi stilistica
  • Contesto
  • Documentazione

Stato di conservazione
  • Restaurato

Tipo Fruibilità: Non fruibile