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L'attuale chiesa e l'attiguo convento furono costruiti intorno al 1580 dai frati minori di San Francesco da Paola, meglio conosciuti come “I Paolotti”, al di sopra della cripta di san Barsanofio abate di epoca teodosiana con alcuni ritocchi fatti nel 1773 barocchi. Secondo le fonti, intorno al 1306, sulla cripta, il Capitolo della Cattedrale fece innalzare una chiesetta, ristrutturata poi nel XVI secolo. “I Paolotti” officiarono la chiesa fin quando non furono sostituiti dai Padri Carmelitani intorno al 1850 che rimasero fino al 1866. La chiesa ritornò al Capitolo della Cattedrale, ma il convento fu venduto ha cittadini privati oritani. Dopo un primo restauro della chiesa promosso da Teodosio Maria Gargiulo, vescovo di Oria, l'edificio fu nuovamente restaurato e in parte ricostruito in seguito ai danni subiti a causa del tremendo ciclone che il 21 settembre del 1897 si abbatté sulla città. Furono allora costruiti due robusti barbacani ai lati esterni della chiesa, fu innalzata parte della facciata e furono intrapresi anche i lavori di restauro nella cripta di San Barsanofio. La chiesa, alla quale si accede mediante una scalinata a una rampa, ha una pianta rettangolare formata da una navata terminante con il presbiterio sormontato da una cupola poggiante su archi a tutto sesto che scaricano tutto il loro peso su due pilastri e nella parte anteriore su due colonne binate. La parte superiore della navata è caratterizzata da volte con archi a sesto acuto intervallati da finestre per l'illuminazione della chiesa. Il pavimento della navata è costituito da mattoni con decorazioni a fiori e rombi bicromi. Oggi la navata si presenta priva dei sette altari laterali; si conserva solo l'altare di San Francesco di Paola. Di notevole interesse è l'altare di san Giuseppe, nella navata destra, ornato di volute in stucco contenente tre tondi due dei quali aventi nella concavità i presepi in miniatura risalenti alla seconda metà del Settecento. Ai piedi dell'altare di San Giuseppe è un importante affresco raffigurante san Barsanofio posto, come ricordo della deposizione delle sue reliquie. La facciata, che presenta paraste angolari, è inglobata nel fabbricato del convento dei Paolotti. Sul muro esterno della chiesa è ancora riconoscibile un architrave spezzato, decorato con pavoni, palmette e croci greche di epoca teodosiana (si tratta di materiale di riutilizzo) simile alle decorazioni bizantine che ritroviamo anche sul sarcofago dell'arch. Teodoro in Sant'Apollina. All'interno è di particolar pregio la statua in pietra del santo patrono, e una di Madonna con Bambino entrambe del XV secolo. Sono inoltre presenti pregevoli altorilievi raffiguranti scene del presepe e alcune tele. All'esterno incastonato nella parete della chiesa troviamo materiale di reimpiego medievale. Annesso si trova il Convento dei frati minimi paolotti. Fu eretta parrocchia il 1º ottobre 1976 dal vescovo Alberico Semeraro.
Notizie storico-critiche:
- Ripristino delle volte; Mons. Gargiulo.
- Costruzione della chiesa.
Definizione Ambito Culturale:
- Frati Paolotti Monaci Basiliani
- P.M. Mazza, P.M. Mazza a cura di, Oria: arte, storia, cultura e tradizione., Oria: arte, storia, cultura e tradizione., , Oria: , 2002
- Di Summa A., Delli Santi M. a cura di, Guida di Oria., Guida di Oria., , Lecce: , 2001
Scheda
- BRBIU000541
Tipologia del bene
Tipo: Chiesa
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà Ente religioso cattolico
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sopr. Beni Architettonici
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Complesso Topografico
Complesso della chiesa e del convento dei Frati minori - chiesa - BRBIC000036
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Analisi stilistica
- Bibliografia
- Restaurato