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L’ingresso principale del monastero è su via Santa Chiara, ma questo tratto oggi presenta il solo piano terra con un terrazzino al primo piano in quanto oltre 40 anni fa furono demoliti due piani pericolanti alterando l’imponenza del prospetto e anche la stabilità che ha resa necessaria la puntellatura interna con barbacani. Il prospetto presenta un bugnato a piano terra e una lunga loggetta di coronamento con grate di ferro. Si aprono due portali ottocenteschi. L’ingresso immette in un ampio corridoio con la volta a botte che sfocia nel grande chiostro a piani sfalsati e mai terminato. Infatti il porticato perimetrale tipico dei chiostri qui si presenta solo su due lati con i tradizionali archi su pilastri a bugne poggianti su alti plinti e con le voltine a crociera. Dal chiostro si accede a nord alle stanze del piano terra e a est ad alcune altre stanze, tutte con volte a botte e che costituivano i locali di servizio del convento. Altri locali più ampi hanno l’accesso solo dall’esterno poiché murati all’interno. Nel chiostro sono visibili alcune scale in pietra che conducono una al terrazzino sull’ingresso, altre ai piani rialzati esterni e ai piani interni dell’edificio. Le finestre che si affacciano nel chiostro consentono una lettura delle epoche degli interventi e delle destinazioni d’uso dei locali ai quali si accede in gran parte dalla scala sulla sinistra del chiostro, ai lati della quale appaiono due grossi barbacani trapezoidali atti a sopperire al degrado dell’immobile che è passato dalla funzione di convento, a carcere nella seconda metà dell’’800 con l’apposizione delle grate alle finestre delle celle delle monache che ben si prestavano anche per i carcerati, a scuola negli anni ‘20 nelle stanze più ampie, a cine-teatro nel primo ‘900 (Oberdan). Nell’area del chiostro vi sono un’antica cisterna sopraelevata al centro e due piccoli spazi rettangolari a cielo aperto, circondati da alte mura, che servivano in passato per ospitare i detenuti (maschi e donne) durante l’ora d’aria. Sulla destra vi è un accesso interno alla chiesa omonima.
- PASCULLI FERRARA M., Atlante del Barocco in Italia, Terra di Bari e Capitanata : Edizioni De Luca, 1996
Scheda
- BABIU000825
Tipologia del bene
Tipo: Convento
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Pubblica
Condizione Giuridica
Proprietà Ente pubblico territoriale
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Complesso Topografico
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XVI secolo Al: XIX secolo
Datazione Assoluta:
- 1573- Conservato parzialmente
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata sulla base dell'ingombro
Tipo Fruibilità: Non fruibile