Complesso del Monastero di Santa Chiara

Nei pressi della Porta del Lago sorge il Monastero di Santa Chiara. Il monastero annesso alla chiesa di Santa Chiara fu fondato nel 1573 come Orfanotrofio di Santa Maria delle Abbandonate dal feudatario Antonio Acquaviva di Aragona. Prese la denominazione di "Santa Chiara" quando l'Arcivescovo Sersale nel 1660 lo trasformò in Monastero di Clarisse. Il prospetto presenta un bugnato a piano terra e una lunga loggetta di coronamento con grate di ferro. Si aprono due portali ottocenteschi. Il campanile presenta due ordini (secc. XVII e XIX). La chiesa presenta una facciata semplice, decorata da un rivestimento a bugne nel primo ordine. Il portale rettangolare presenta caratteristiche classiche: è sormontato da un timpano decorato aggettante. In asse con esso si apre una finestra di grandi dimensioni, rettangolare. All'interno ci sono arredi settecenteschi: altare maggiore marmoreo, organo e cantoria e una serie di dipinti. Del chiostro rimangono solo due lati con archi su pilastri e bugne. Al centro c'è una antica cisterna sopraelevata. Soppresso dopo l'Unità d'Italia, fu adibito nel tempo a carcere, scuola, cine- teatro e abitazione.

Notizie storico-critiche:

  • Prese la denominazione di "Santa Chiara" quando l'Arcivescovo Sersale nel 1660 lo trasformò in Monastero di Clarisse.
  • Fu fondato nel 1573 come Orfanotrofio di Santa Maria delle Abbandonate dal feudatario Antonio Acquaviva d'Aragona con denaro della sorella Donna Dorotea.
  • Soppresso dopo l'Unità d'Italia, fu adibito nel tempo a carcere, scuola, cine- teatro e abitazione.
Bibliografia:
  • PASCULLI FERRARA M., Atlante del Barocco in Italia, Terra di Bari e Capitanata : Edizioni De Luca, 1996
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIC000012

Tipologia del bene

Tipo: Monastero (ambito urbano)

Criterio Identificazione: Il complesso comprende il monastero e la chiesa di Santa Chiara con il relativo campanile

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale
  • Sacra/religiosa/culto
  • Assistenziale/ospitaliera

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/ecclesiastica

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Cronologia specifica:

Dal: XVI secolo Al: XIX secolo

Datazione Assoluta: 

- 1573

Stato di conservazione
  • Restaurato

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata sulla base dell'ingombro