Complesso della Chiesa di San Giovanni Battista e del Convento dei Domenicani - ex convento

Il convento dei Domenicani di Lecce segna l'inizio dell'importante asse stradale cittadino, Via G. Libertini, che da Porta Rudiae giunge a Piazza Duomo. Costruito su una preesistenza di età medievale, il Convento dei Domenicani, dopo gli interventi di ricostruzione condotti da Giuseppe Zimbalo e interrotti a causa della sua morte alla fine del Seicento, fu completato a metà del Settecento. In questo periodo il prospetto del convento viene rimodellato con soluzioni semplici e lineari; è ritmato da sei paraste d'ordine gigante ed è concluso alle due estremità da eleganti portali coronati da balconi. Si tratta di interventi strutturali attribuibili a Emanuele Manieri, o comunque alla sua cerchia, perfettamente inserita nel contesto urbanistico. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, nel 1812 l'edificio cambiò destinazione d'uso divenendo sede della Manifattura Tabacchi, circostanza che comportò profonde trasformazioni nella struttura originaria. Negli anni '60 una serie di nuove ristrutturazioni furono eseguite per trasformare l'edificio nella sede dell'Accademia di Belle Arti.

Notizie storico-critiche:

  • Nel 1652 vi fu trasferito il Centro Studi filosofici e teologici dei Padri Predicatori. Per questo a metà del ‘700 si rese necessaria una ristrutturazione della chiesa e del convento: il priore Vincenzo Contegreco fa ricostruire le stanze superiori e il chiostro a pilastri.
  • Nel 1809 con la soppressione degli ordini religiosi l’immobile fu acquisito dal Demanio Regio. Nel 1812 vi si impianta la Manifattura Tabacchi che determina un adattamento dell’edificio alle nuova esigenze e comporta una serie di profonde trasformazioni alle originarie strutture architettoniche. Negli anni ’60 l’edificio viene abbandonato e consegnato al Ministero della Pubblica Istruzione per essere adibito ad Accademia di Belle Arti.
  • Il convento dei domenicani, insieme all’attigua chiesa di San Giovanni Battista, detta del Rosario, hanno origini medievali; la prima fondazione, con bolla di papa Bonifacio IX del 1389, fu resa possibile grazie alle donazioni del benefattore Giovanni D’Aymo e fu realizzata in forme gotiche di cui restano oggi nel convento alcune tracce e un affresco quattrocentesco raffigurante S. Caterina da Siena che riceve le stimmate, rinvenuto in una intercapedine dell’attuale scalinata che dal chiostro conduce al piano superiore. Il convento rivestiva notevole importanza anche perché i padri domenicani amministravano il vicino Ospedale dello Spirito Santo (fino al 1514), oltre a due monasteri di monache claustrali domenicane, S. Maria della Nova e S. Maria della Visitazione di Chetry.

Definizione Ambito Culturale:

  • Barocco leccese
Bibliografia:
  • Fagiolo M., Lecce. Architettura e storia urbana Galatina: Congedo Editore, 2013
  • Paone M., Chiese di Lecce Galatina: Congedo Editore, 1981
  • Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
  • Paone M., Paone M. a cura di, Palazzi di Lecce, Palazzi di Lecce, , Galatina: Congedo Editore, 1978
  • Ortese S., Ortese S. a cura di, Pittura tardo gotica nel Salento, Pittura tardo gotica nel Salento, , Galatina: Congedo Editore, 2014
  • AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIU000233

Tipologia del bene

Tipo: Convento

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico non territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Restaurato

Criterio di perimetrazione: Si effettua la perimetrazione dell'area occupata dall'edificio.

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico