Castello Carlo V - Prigioni

Al di sotto della medievale “Torre Mozza”, in un piano seminterrato, tra il 2004 e il 2005 sono state messe in luce le “prigioni” del castello cinquecentesco, costituite da un ambiente quadrangolare suddiviso in due vani coperti da volte. Le pareti sono ricoperte da graffiti e bassorilievi, ancora in fase di studio, lasciati dai carcerati: due iscrizioni in ebraico, volatili ed altri animali, scale, navigli, croci e figure umane, ma soprattutto stemmi delle casate a cui gli stessi prigionieri appartenevano. Lo studio di questi ultimi ha permesso di riconoscere gli stemmi dei Del Balzo, Enghien, Maremonti, Acquaviva D’Aragona. Il rinvenimento di un silos e una cisterna riempita di materiali pre-cinquecenteschi ha fatto ipotizzare un utilizzo di quest’area in età medievale per la conservazione di derrate alimentari.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • AA. VV., Canestrini F. a cura di, Il Castello Carlo V. Tracce, memorie, protagonisti Galatina: Congedo Editore, 2014
  • Tinelli M., Archeologia e storia nel castello di Lecce: notizie preliminari, Archeologia Medievale, XXXV, : , 2008
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIU000222

Tipologia del bene

Tipo: Prigione

Funzione: 

  • Altro
  • Difensiva/militare

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Dati epigrafici

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente

Tipo Fruibilità: Non fruibile