Necropoli della Via Traiana

Il sito si colloca nella porzione nordoccidentale del centro abitato di Bitonto. Il controllo di lavori di sbancamento, preliminari alla realizzazione di un edificio, ha consentito il rinvenimento di alcune sepolture di età classica, poste ad una profondità variabile fra m -1,40 e -1,70 rispetto all’attuale piano stradale, riconducibili a prassi funerarie tipicamente peucete. Le ceramiche rinvenute nei sarcofagi appartengono alle classi documentate di consueto nei corredi peucezi di età classica (vasi acromi, da fuoco, a fasce, di stile misto, a vernice nera) e comprendono le forme da simposio più diffuse: questo patrimonio è principalmente conservato presso il Museo Archeologico della Fondazione De Palo- Ungaro. La necropoli prende il nome dal moderno asse stradale che l'attraversa e che si ritiene ricalchi il percorso della Via Traiana. Nell'area, corrispondente alle contrade Padre Eterno e Chinisa, si sono susseguiti, tra la fine del Settecento e il secolo scorso, numerosi rinvenimenti di tombe. Soltanto a partire dagli anni Ottanta del XX secolo, essendo la zona destinata all'espansione urbana e dunque interessata da un'intensa attività edilizia, sono state condotte indagini stratigrafiche preventive. Tra il 1980 e il 1999 sono state messe in luce 77 sepolture, di cui 21 depredate già in epoca tardobarocca. Le tombe sono di varia tipologia: a fossa di forma rettangolare, scavate nel banco roccioso e coperte da una o più lastre; a cassa o a cista litica; a sarcofago; a muretti. Nessuna tomba è provvista di ripostiglio esterno, mentre alcune presentano chiodi infissi lungo le pareti, ai quali erano sospesi piccoli vasi. Il rito attestato è quello dell'inumazione con il defunto deposto su un fianco con gli arti contratti; a partire dal III secolo a.C. le deposizioni presentano ora il tronco supino e gli arti inferiori flessi o distesi. Nella maggior parte dei casi le tombe accoglievano un'unica deposizione; soltanto in pochi casi si è riscontrata la presenza di due individui, quasi sempre dovuta al riutilizzo delle strutture in epoche successive. In tali casi, le deposizioni primarie venivano accantonate sul fondo delle sepolture, sovrapponendosi quelle più recenti; di rado i resti delle deposizioni più antiche erano collocati all'esterno delle tombe, collocati in piccole fosse. La gran parte degli elementi di corredo, in genere numerosi almeno fino al IV secolo a.C., è costituita da vasi e suppellettili e dagli ornamenti che venivano indossati al momenti del seppellimento. A partire dal III secolo a.C. si registra una sensibile riduzione del numero dei reperti e un generale decadimento qualitativo. Le classi di materiali presenti sono costituite quasi esclusivamente da ceramiche acrome e scialbate, che riproducono le forme tipiche delle produzioni del primo ellenismo, abbandonando l'uso del colore e delle decorazioni figurate.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • AA. VV., Gli antichi Peucezi a Bitonto. Documenti ed immagini dalla necropoli di Via Traiana : EDIPUGLIA, 2003

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIU000613

Tipologia del bene

Tipo: Tomba/tombe

Funzione: 

  • Funeraria

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Età Classica (V-IV sec. a.C.)

Motivazione: 

  • Analisi della stratigrafia
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Rudere

Tipo Fruibilità: Area archeologica