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Struttura in blocchi isodomi, ubicata alla punta della penisola che delimita a ovest la baia di Torre Ovo. L'impianto, che ha una lunghezza totale di 43 metri e presenta un orientamento NE/SO, si protende dal promontorio in direzione di una piccola isola posta di fronte a questo, e dalla quale dista circa 50 metri. La parte della struttura prossima alla riva è composta da un tratto costituito da 24 blocchi di circa m 1,30 x 60 posti di testa, alcuni dei quali recano tracce di un allettamento in malta, disposti su di un'unica fila; dopo una interruzione di circa m 3,50 la struttura prosegue per altri 13 metri, composta da due filari affiancati di blocchi posti di testa. Altre due strutture simili si dispongono ortogonalmente rispetto a questo allineamento principale. Al momento della prima edizione di questo complesso l'interpretazione che ne fu data fu che si trattasse di un porto; in particolare il lungo filare di blocchi fu interpretato come un molo per l'attracco delle imbarcazioni. Analisi recenti hanno stabilito però che la linea di costa antica era più avanzata di circa 200 metri rispetto ad adesso, coincidendo con il punto in cui il fondale subisce un netta variazione di profondità, oscillante tra i 3 e i 6 metri; pertanto, al momento in cui furono realizzate, le strutture in blocchi erano poste sulla terraferma e solo in epoca moderna, per l'arretramento della linea di costa, sono state sommerse dal mare. Si è constatato inoltre che il piano d'appoggio di esse è costituito da una platea di pietrame informe che non può offrire nessuna garanzia di tenuta statica dei blocchi, per i quali risulta difficile supporre la presenza di assisi in elevato. Pertanto, si deve supporre che nella originale disposizione siano state funzionali ad un punto di approdo, riconoscibile nell'isolotto antistante l'insenatura, e abbiano agevolato il transito e lo stazionamento di merci e mezzi. La struttura è stata datata dalla Mero Tripaldi, per la qualità della malta e in associazione con i materiali raccolti in superficie, al III secolo a.C.; alcuni dei blocchi presentano lettere in alfabeto greco, interpretabili come marchi di cava.
- Pichierri G., Taranto. Santuari del IV secolo a.C., Notiziario Topografico Pugliese, I, : , 1978
Scheda
- TABIU000123
Tipologia del bene
Tipo: Molo/Strutture portuali
Funzione:
- Servizio
Condizione Giuridica
Dato non disponibile
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: III a.C.
- Conservato parzialmente
Tipo Fruibilità: Non fruibile