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Il castello di Ruffano, oggi Palazzo Leuzzi-Pizzolante dal nome degli ultimi proprietari, è collocato sul versante meridionale della perimetrazione urbana, nel punto più alto del paese. La struttura è addossata alla Porta Vecchia, che raccordava e insieme separava le due piazze, quella interna alle mura, piazza del Popolo, e quella esterna, piazza San Francesco. Fu edificato nelle forme attuali dalla famiglia napoletana dei Brancaccio nel 1626 su una preesistente rocca medioevale. Frutto della sedimentazione di diversi interventi che nel tempo hanno modificato l'originaria fisionomia castellana, la residenza conserva l'assetto e l'impianto tipologico e distributivo conferitole, nella prima metà del Seicento, dalla famiglia Brancaccio. L’edificio si presenta privo di un apparato di difesa, rispecchiando perlopiù i canoni architettonici di un grande palazzo baronale costruito come dimora signorile. La struttura è composta dal nucleo palaziale, di forma quadrangolare, costruito probabilmente nel XIV secolo. Della struttura origina permane la facciata che si affaccia su Piazza del Popolo e, nell’angolo sud-orientale la c.d. Torre delle Moline. Tra Sei e Settecento, le famiglie feudatarie che si susseguirono, i Brancaccio, i D’Amore e infine i Ferrante apportarono una serie di modiche e ristrutturazioni che conferirono al castello l’attuale aspetto di palazzo nobiliare. Sul versante sud orientale è corredato di un grande giardino. Nel XVII secolo si aggiunge alla struttura la c.d. “Loggia Brancaccio”, un corridoio scoperto corredato di alcuni ambienti che collega direttamente il palazzo con la chiesa matrice di Ruffano. Nel 1835 l’immobile passa ad Antonio Leuzzi di Latiano che lo risistema facendo collocare, entro una nicchia ricavata nello spessore del muro di cinta, il proprio mausoleo. In seguito passò alla famiglia Pizzolante, del casato di Salignano, tuttora proprietaria.
Notizie storico-critiche:
- Il nucleo originario del castello risale alla fine del XV secolo.
- Tra il Cinquecento e il Settecento le famiglie feudatarie che si susseguono apportano una serie di sostanziali modifiche che danno alla struttura l'aspetto di un eleganze residenza nobiliare.
- Nel Cinquecento il castello è di proprietà della famiglia napoletana dei Brancaccio, che danno avvio al processo di trasformazione del castello in palazzo nobiliare. A causa dei debiti contratti nel tempo alla fine del XVII secolo, i successori dei Brancaccio, non riuscirono purtroppo a rimanere in possesso del feudo e quindi del castello che passò a Francesco d'Amore, marchese di Ugento. La proprietà restò alla famiglia d'Amore fino al 1753; successivamente la proprietà e il feudo furono acquistati da Matteo Ferrante, luogotenente della Regia Camera della Sommaria. Nel 1835 l’immobile passa ad Antonio Leuzzi di Latiano che lo risistema facendo collocare, entro una nicchia ricavata nello spessore del muro di cinta, il proprio mausoleo. In seguito passò alla famiglia Pizzolante, del casato di Salignano, tuttora proprietaria.
- Nel XVII secolo alla struttura si aggiunge la c.d. "Loggia Brancaccio" che collega direttamente il castello con la chiesa matrice.
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
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- De Lorentis D., Fagiolo M. a cura di, Una corte a misura di principe: il feudo di Ruffano dai Brancaccio ai Ferrante, Atlante tematico del Barocco in Italia. Il sistema delle residenze nobiliari. Italia Meridionale, , Roma: , 2010
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- Pizzolante Leuzzi F., Pizzolante Leuzzi F. a cura di, Caratteri stilistici del castello di Ruffano in provincia di Lecce, Caratteri stilistici del castello di Ruffano in provincia di Lecce, , Ruffano: , 2002
- De Bernart A., L'antico assetto urbanistico di Ruffano e la chiesa di San Marco, L'Antico assetto urbanistico di Ruffano e la chiesa di San Marco, , Ruffano: , 1996
Scheda
- LEBIC000130
Tipologia del bene
Tipo: Fortezza (ambito urbano)
Criterio Identificazione: Il castello è di per sè una struttura composta da più parti con destinazione funzionale differente che insieme costituiscono un corpo organico.
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Difensiva/militare
Condizione Giuridica
Proprietà privata
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Bibliografia
- Integro
Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area occupata dalle strutture.