Ruffano (età medievale)

La teoria più accreditata riporta le origine di Ruffano alla dominazione romana del Salento; l’abitato sarebbe sorto sulla terra assegnata al centurione Rufus, del quale avrebbe preso il nome. Secondo altri, invece, eponima del casale sarebbe stata la famiglia Ruffo (o Ruffa), forse di origine romana, dal gentilizio Rufius. Alla caduta dell’impero romano, dal V all’XI secolo, l’area di Ruffano subisce devastazioni ad opera di diversi popoli invasori. Questo stato di soggezione prosegue sotto il Principato di Taranto, cui Ruffano obbedisce dal 1398 al 1463. Tra le diverse famiglie feudatarie che si avvicendano nel governo della “Terra” figurano i Colonna e i dell’Antoglietta, che nel 1570 la cedono ai Delli Falconi. Il primo nucleo edificato di Ruffano è costruito intorno alla rocca medievale nel primo quarto del XV secolo (1423) per volere della famiglia dell’Antoglietta, che intende strutturare il casale intorno alla rocca e congiungere i due rioni di S. Foca a nord e di S. Marco a sud con un’arteria che taglia in due il paese (la via di Mezzo). Il centro risulta fortificato già nel primo Quattrocento, a difesa dei collegamenti tra l’Alto e il Basso Salento, tappa obbligata dei pellegrini diretti a Santa Maria di Leuca. Si accedeva alla Terra tramite due porte: la Porta Vecchia e la Porta Nuova. Un terzo ingresso, denominato Porta Falsa (o Porticella) garantiva l’accesso dall’odierna Via Piccinni. L’assetto urbanistico di Ruffano è stato condizionato dalla presenza di tre chiese di rito greco, quella dedicata a S. Foca a N del casale (antica Parrocchiale), L’Annunciazione a E e S. Marco a S, con la creazione di un’arteria, la via di Mezzo (oggi via C. Battisti), che si allargava nello spiazzo antistate la chiesa dell’Annunciazione e nella via Vallati dove sorgeva il Sedile. Un assetto urbanistico voluto dal barone Guglielmo dell'Antoglietta nel primo quarto del Quattrocento, quando i monaci greci avevano da tempo abbandonato le loro dimore ruffanesi.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIS000174

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area circondata dalle mura medievali

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico