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Autore:
- Riferimento all'intervento: ceramografo
Cratere a campana con ampio labbro svasato e sottolineato da una solcatura sul bordo esterno; corpo campaniforme, piede a tromba su basso stelo cilindrico; anse a spesso nastro a sezione piano-convessa, impostate orizzontalmente.
Lato A: una menade è raffigurata nell'atto di danzare su una doppia fila di puntini, con un tympanon sovrapinto di rosso e giallo nella mano destra protesa in avanti e una fiaccola accesa nella mano sinistra abbassata e rivolta all'indietro; è vestita di chitone con alta cintura, himation color porpora sulle spalle e calzari di pelle; è ornata di orecchini a pendente, collana con vaghi a lonchia e armille a spirale. La scena è incorniciata superiormente da un tralcio di vite di tipo naturalistico (tipo new wine), dal quale pendono tralci di edera tra rami secchi. Riferibile all'officina del Pittore della Bottiglia del Louvre. Lato B: rami secchi.
Categoria:
- Strumenti - Utensili - Oggetti d'uso/Contenitori e recipienti/Ceramica/Ceramica a vernice nera sovradipinta
Notizie storico-critiche:
- Il vaso, considerato uno dei capolavori del museo Castromediano, è noto in bibliografia come il cratere della Menade danzante. Lo schema della figura impegnata nella danza vorticosa è diffuso fin dal IV secolo a.C., e frequentemente riproposto nei secoli successivi. I confronti possibili sono molteplici sia nell'ambito della pittura vascolare sia in quello della scultura in pietra e della piccola bronzistica. Realizzato nella tecnica della sovradipintura policroma, in uso in Apulia dalla metà del IV sec. a.C., è attribuibile all'officina del Pittore della Bottiglia del Louvre, un ceramografo apulo attivo nel terzo venticinquennio del secolo. Il cratere è stato esposto in diverse mostre nazionali ed internazionali, in particolare nella mostra "Isadora Duncan, Pina Bausch. Danza nell'anima, liberazione del corpo" tenutasi a Milano alla Galleria del Credito Valtellinese nel 2006, e la mostra Internazionale "The gifts of the Gods. Apulia felix among Greeks, Indigenous and Romans" tenutasi presso il Oriental Metropolitan Museum di Nanchino, 26 luglio-12 novembre 2023 e presso il National Guangzhou Maritme Museum di Canton, 8 dicembre 2023 - 24 marzo 2024.
- Tempesta Anna Lucia, Da Iapigi a Messapi. Le genti della terra in mezzo ai mari. Capolavori del Museo Castromediano, volume 2, Bari, sferaedizioni, 2021.
- Bernardini Mario, Vasi dello stile di Gnathia, vasi a vernice nera (Museo Provinciale S. Castromediano di Lecce), Bari, ADRIATICA EDITRICE, 1961.
Scheda
- LEBMO001058
- 16
-
Ente: S63
Condizione Giuridica
-
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico territoriale
-
Indicazione specifica:
- Provincia di Lecce
Luogo della Cultura
Museo provinciale Sigismondo Castromediano - LELDC000024-
luogo della cultura contenente reperti ritrovati in
LELDC000024
-
sede di rinvenimento [è stato rinvenuto in]
LEBIS000629
Periodo:
- Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
Cronologia generica:
Fascia cronologica: sec. IV a.C.
Frazione Cronologica: seconda metà
Cronologia specifica:
Dal: 350 a.C. Al: 301 a.C.
Motivazione:
- analisi stilistica
-
Denominazione: produzione apula sovraddipinta/ officina del Pittore della Bottiglia del Louvre
Motivazione dell'attribuzione:
- analisi stilistica - confronto
- argilla/ modellatura al tornio, verniciatura, pittura
Altezza: 31.0 cm
Diametro: orlo: 38.0 cm
Stato di conservazione
-
Stato di conservazione: intero
Indicazioni Specifiche: diffuse cadute della vernice concentrate soprattutto sull'orlo e all'interno della vasca