Santa Sofia

Insediamento pluristratificato, ubicato su una dorsale rocciosa in località Santa Sofia, attualmente inclusa nella periferia meridionale dell’odierno abitato di Fragagnano, caratterizzata dalla presenza della falda acquifera molto superficiale. Le informazioni relative all’insediamento provengono esclusivamente da notizie piuttosto succinte pubblicate su bollettini archeologici e pertanto, fermo restando che la località Santa Sofia è interessata una frequentazione antica praticamente ininterrotta dal Neolitico almeno fino ad età ellenistica, l’esistenza di un unico sito pluristratificato deve essere accettata in maniera dubitativa. La prima notizia edita riferibile a tale insediamento è stata pubblicata da C. Drago nella rivista “Fasti Archeologici” del 1948, in cui lo studioso annuncia l’inizio di una campagna di scavi nel luogo di un insediamento preistorico e protostorico recentemente individuato, caratterizzato dalla presenza in superficie di ceramica databile complessivamente dall’Eneolitico fino ad età classica ed ellenistica. Il Drago aggiunge inoltre che, nella stessa località, si trova una cripta genericamente riferibile ad età bizantina, nei pressi della quale sono state rinvenute statuette figurate in terracotta di età greca; lo studioso ritiene che la presenza di coroplastica indicativa della presenza di un luogo di culto greco, forse un tempio, sostituito in epoca cristiana dalla cripta. Successivamente (nel 1950) sempre il Drago, nella “Rivista di Scienze Preistoriche” descrive i risultati di un saggio di scavo effettuato nel 1949 in un sito databile dall’Eneolitico all’età del Ferro a Fragagnano, senza tuttavia citare il nome della località. Nel 1981 Fornaro, censendo tutti i siti archeologici allora noti nella provincia di Taranto, scheda il villaggio preistorico e protostorico di Santa Sofia di Fragagnano, citando in bibliografia il contributo di Drago del 1950 e consentendo così di mettere in reciproca relazione le precedenti notizie. Fornaro dà inoltre notizia del rinvenimento di una tomba romana nella medesima località, scavata nel 1949, in un’area interessata anche dalla presenza di coroplastica e ceramica ellenistica; la data del rinvenimento consente di comprendere che la sepoltura deve essere stata scavata nel corso della stessa indagine che ha interessato il villaggio preistorico, e che presumibilmente quindi insisteva sulla stessa area. Infine, in un contributo del 1990 dedicato alle dinamiche insediative del territorio ad est di Taranto e pubblicato su “Scienze dell’Antichità”, Guzzo e Alessio citano il rinvenimento di coroplastica votiva nei pressi della cripta a Santa Sofia di Fragagnano, indicando in bibliografia il lemma redatto da Fornaro sulla tomba romana della medesima località. Quest’ultimo passaggio farebbe quindi ipotizzare che anche la cripta si trovi nella stessa area del villaggio protostorico, e che la coroplastica rinvenuta nei pressi della tomba faccia parte dello stesso record di superficie ipoteticamente attribuito ad un luogo di culto greco. Se dunque tutte le fasi di frequentazione antica genericamente localizzate in località Santa Sofia insistono effettivamente sulla stessa area, il sito presenterebbe una notevole stratificazione. Le fasi più antiche sono quelle relative al villaggio di età preistorica e protostorica: i saggi di scavo effettuati nel 1949 hanno consentito di osservare un deposito stratigrafico di circa due metri di potenza, che attesta una frequentazione ininterrotta dell’area a partire dal Neolitico fino alla prima età del Ferro. La frequentazione di età classica ed ellenistica è attestata dal rinvenimento in superficie di ceramica genericamente definita di età classica, da ceramica di Gnathia databile tra IV e III a.C. e dalla coroplastica; quest’ultima sarebbe almeno in parte relativa ad un luogo di culto genericamente riferibile ad età greca. La frequentazione di età romana è attestata, oltre che dal rinvenimento di ceramica, anche dallo scavo della tomba, che potrebbe far ipotizzare la presenza di un’area di necropoli. Ad età genericamente medievale sarebbe databile la cripta, che potrebbe essersi sovrapposta al luogo di culto greco.

Bibliografia:
  • ALESSIO A., GUZZO P.G., Santuari e fattorie a sud-est di Taranto, Scienze dell' Antichità, 3-4, : , 1992
  • Drago C., Fragagnano. Villaggio preistorico ed altri resti, Fasti Archeologci, III, : , 1948
  • Fornaro A., Provincia di Taranto. Ricerche sull'assetto del territorio, ,1981
  • Garaffo S., Culti greci in Occidente I. Taranto, Culti greci in Occidente I. Taranto, , Taranto: , 1995
  • Drago C., Fragagnano, Rivista di Scienze Preistoriche, V, Firenze: , 1950

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIP000074

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia

    Ruolo: Tutela

  • Relazione urbanistico ambientale [è in relazione urbanistico ambientale con] - Sito Pluristratificato

    Fragagnano - TABIP000042

Periodo:

  • Neolitico (generico)
  • Eneolitico (3.000-2.000 ca. a.C.)
  • Bronzo (generico)
  • Età del Ferro (generico)
  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Età romana (generico)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Bibliografia

Interpretazione: Villaggio frequentato dall'età neolitica all'età del ferro; frequentazione ellenistica, romana, medievale.

Criterio di perimetrazione: Carta Tecnica Regionale

Tipo Fruibilità: Non fruibile