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Le prime attestazioni di una frequentazione dell'area in epoca medievale risalgono al VI-VII sec. d.C. A questo periodo si datano, infatti, i resti di una chiesetta alto-medievale, ricavata nelle mura di IV-III sec. a.C., e un piccolo cimitero ad essa collegato costituito da 12 tombe a fossa. Tracce di frequentazione risultano poi attestate tra la fine del XIII sec. d.C. e gli inizi del XIV sec. d.C. Nella prima metà del XIV secolo d.C. la penisoletta di Rocavecchia viene profondamente modificata dall'impianto di una cittadella fortificata costruita da Gualtiero di Brienne. Una possente cinta muraria e alti bastioni con due fossati rendevano praticamente inespugnabile da terra la cittadella che aveva nel suo piccolo Castello l'ultimo baluardo di difesa. L'abitato racchiuso all'interno della cinta muraria aveva un impianto viario di tipo ortogonale che scandiva la divisione in insulae organizzate in lotti di 100 mq disposti intorno ad una piazza centrale dove sorgeva una Chiesa. La città svolse quasi certamente una funzione commerciale nel corso del XIV e XV secolo. Negli anni del sacco di Otranto (1480). Roca assunse un ruolo strategico nella lotta anticorsara e probabilmente in questa fase fu ampliato e rafforzato il circuito murario di fortificazione. Descritta nel 1525 come inespugnabile dallo storico Leandro Alberti sarebbe stata distrutta nel 1544 quando ormai era in stato di abbandono per impedire che divenisse covo di pirati. I dati archeologici confermano che la fine della città tardo medievale fu, più che una distruzione, una demolizione dell'abitato e uno smantellamento delle difese voluto ed avvenuto in tempi e modi del tutto pacifici. Non sono state infatti rinvenute tracce di incendio o livelli di crollo attribuibili ad attacchi con armi da guerra. Gli scavi rivelano inoltre che l'occupazione del centro abitato continuò fino alla seconda metà del XVI secolo.
Notizie storico-critiche:
- Antonio de Ferrariis detto il Galateo attribuisce a Gualtieri IV di Brienne, Conte di Lecce dal 1313, la fondazione della cittadella e la sua denominazione. In realtà studi recenti dimostrano che il toponimo sarebbe menzionato in epoca anteriore a Gualtieri e precisamente nel 1309 dimostrando l’inesattezza della tradizione comunemente accettata. Il centro è poi menzionato in documenti del tardo Trecento e del Quattrocento, nella numerazione dei fuochi. La città viene descritta come inespugnabile dallo storico Leandro Alberti nel 1525.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- Pagliara C., Roca, Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca in Italia e nelle isole tirreniche, XVI, : , 2001
- DE PASCALIS D. G., Casamento A. a cura di, Una città di fondazione tra XIII e XIV secolo: il caso di Roca in Terra d’Otranto, Le città medievali dell’Italia meridionale e insulare,2004
- AA. VV., Guida d'Italia- Puglia, ,2008
- GULL P., GULL P. a cura di, Roca nel Basso Medioevo. Strutture abitative e cultura materiale in un centro urbano dell'Adriatico meridionale (scavi 2005), Archeologia Medievale, XXXV, Sesto Fiorentin: All'Insegna del Giglio, 2008, pp. 381-426
Scheda
- LEBIS001224
Tipologia del bene
Tipo: Insediamento fortificato
Funzione:
- Difensiva/militare
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà Ente pubblico territoriale
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Alto Medioevo (VII-X secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: VI d.C. Al: XVI d.C.
- Conservato parzialmente
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata in base all'andamento della cinta muraria di fortificazione di età medievale
Tipo Fruibilità: Area archeologica