Orsara di Puglia (età medievale)

L’insediamento si è sviluppato attorno alla chiesa di San Michele, attualmente intitolata all’Annunziata. Il sito è tra i più antichi in Capitanata dedicati al culto dell’Arcangelo. La “Spelunca Ursariae”, che riproduceva la più nota Grotta di San Michele sul Gargano, è attestata per la prima volta in un documento del 1024 nei pressi della località dove, verso la metà del secolo, il normanno Neel (niello) innalzerà un castello nella selva detta Ripa Longa. Annessa alla Grotta sorse l’abbazia di Sant’Angelo, attestata nel 1125 come già florida e ricca di possedimenti, tra cui la chiesa di Santa Maria sul Monte Calvello per la quale il vescovo di Troia chiedeva all’abate di Orsara di versare tutti gli anni due soldi a titolo di diritto episcopale. La struttura venne concessa nel 1229 dal papa Gregorio IX alle dipendenze dei Cavalieri di Calatrava, forse con funzione di presidio antisvevo, assumendo il rango di casa-madre dell’Ordine spagnolo in Italia; tuttavia, già le testimonianze antecedenti al passaggio all’ordine cavalleresco pongono il monastero, per il tramite dell’abate Martino di origini iberiche, al centro di una fitta trama di relazioni tra la Puglia e la casa reale spagnola. Nel 1524 l’edificio abbaziale fu venduto ai Guevara che lo trasformarono in residenza gentilizia apportando numerose modifiche anche alla Chiesa dell'Angelo. Dell’antico circuito murario sopravvivono due porte, Porta Greci (o porta Aecana) e Porta Nuova, e alcuni tratti inglobati in strutture successive, che documentano l’andamento dell’impianto urbanistico originario. Questo si fondava su un pianoro circondato da tre canali che ne costituivano la difesa naturale; a sud chiudevano l’abitato le mura di cinta e il terreno scosceso. Dalle fonti storiche, oltre alle porte sopravvissute, risultano altre due: Porta San Pietro e Porta San Giovanni (poi San Domenico); la prima si apriva dove inizia Corso della Vittoria; la seconda (scomparsa all’inizio del secolo scorso) all’inizio di via San Rocco attaccata alla chiesa di San Giovanni Battista). A queste probabilmente bisogna aggiungerne un’altra che la tradizione locale ricorda come “Portella delle Monache”, che quasi certamente si apriva di fronte alla chiesa della Madonna della Neve. Con l’estensione dell’abitato (1870 circa) al di là del perimetro difensivo, alcune torri furono inglobate nelle abitazioni. All’epoca medievale risale pure la Parrocchiale di San Nicola. Questa, costruita alla fine dell'XI sec., ma attestata dal 1303, assumerà nuova importanza dal 1590, quando vi sarà trasferito il capitolo di Sant’Angelo e Santa Maria.

Notizie storico-critiche:

  • Sorta in epoca medioevale, divenne uno dei più popolosi borghi della zona; per la sua posizione fu scelta, nel 1200, come sede dall'ordine spagnolo dei Cavalieri di Calatrava, che nel 1294 fecero ritorno in Spagna per combattere i Mori. E' uno dei centri del culto di S. Michele Arcangelo, patrono cittadino fin dalla dominazione dei Longobardi, che diffusero la devozione per primi in Puglia (al Santo attribuirono la vittoria sui Saraceni e in suo onore costruirono chiese e santuari e lo rappresentarono sulle loro bandiere e sulle monete).
Bibliografia:
  • Martin J.M., Les chartes de Troia. Edition et étude critique des plus anciens documents conservés à l’Archivio Capitolare, I (1024-1266), ,1976
  • Licinio R., Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, , Bari: , 1994
  • Bellomo E., Favia P., Houben H., Toomaspoeg K. a cura di, Tra storia locale e ambizioni internazionali: gli Ordini monastico militari di origine iberica in Capitanata (secoli XIII-XIV), Federico II e i cavalieri teutonici in Capitanata. Recenti ricerche storiche e archeologiche., , Galatina: Congedo Editore, 2012

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • FGBIS000936

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Ente MiBAC

    Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico