Castellaneta (età moderna e contemporanea)

Castellaneta sorge sopra un ciglio che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge, a 245 metri sul livello del mare, con un'estensione territoriale di kmq. 240 su cui vivono circa 17.254 abitanti. È situata nel cuore dell'area che costituisce il Parco Regionale delle Gravine ed occupa una posizione baricentrica nella parte occidentale della provincia di Taranto. Castellaneta sorge sopra un ciglio che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge, a 245 metri sul livello del mare, con un'estensione territoriale di kmq 240. L'urbanistica della città, sin d'all'età antica è stata fortemente condizionata dall'asperità di questo territorio, la gravina di Castellaneta rappresentava un limite naturale allo sviluppo verso est della città. Il centro storico conserva oggi, oltre alle mura, la struttura urbanistica settecentesca. Il centro storico conserva i tesori di maggior pregio architettonico sono d'età barocca. Nei secoli seguenti (XVII-XVIII) la città continua la sua espansione verso nord-ovest, seguendo direttrici che non presentano un vero e proprio piano regolatore. Nel borgo antico sono presenti numerosi palazzi signorili tra i più importanti si segnalano Palazzo Catalano, Palazzo Sarapo, Palazzo Speziale e Palazzo Frisini, sintomo del grande avvicendarsi di feudatari su questo territorio. Numerose sono le chiese nella zona antica, a testimonianza della grande importanza che ha avuto questo paese anche come centro religioso, da secoli sede della diocesi di Castellaneta. Nel corso del XIX-XX secolo a seguito della distruzione del circuito murario. Castellaneta si sviluppò a ovest in direzione del Convento dei Cappuccini e a sud-ovet in direzione della chiesa e del convento dei Francescani.

Notizie storico-critiche:

  • Nel 1858 Giuseppe Garibaldi, camuffato da venditore di candele, incontrò nel fondo rustico La Torretta alcuni castellanetani. Due anni dopo, nel 1860, i castellanetani votarono in modo quasi plebiscitario per l'annessione al Regno d'Italia. Tuttavia il territorio castellanetano fu utilizzata negli anni a seguire come rifugio da numerosi Briganti, tra cui il famoso Antonio Locaso, lucano detto "il Crapariello" ('u Craparidd), il quale venne giustiziato dalle milizie del costituito Regno d'Italia ed il cui corpo venne lasciato esposto nella piazza principale del paese (piazza Vittorio Emanuele) per oltre due giorni.
  • Nel 1503 i cittadini di Castellaneta, con l'aiuto di una piccola schiera di soldati spagnoli, respinsero le truppe francesi guidate dal duca di Nemours: tale fatto prenderà il nome di "Sacco di Castellaneta". Grazie al coraggio dimostrato nell'occasione dai cittadini castellanetani, Ferdinando il Cattolico attribuì al paese il titolo di "Fidelissima Civitas". Nel 1519 gli spagnoli cedettero la città ai fiamminghi, la città entrò in rovina e subì un lungo periodo di dominazione da parte di più feudatari. Nel XVII secolo, infatti, Castellaneta fu acquistata per 70.000 ducati dal feudatario di Gioia e Acquaviva, il genovese Carlo de Mari, marchese di Assigliano. L'acquisto gli procurò il titolo di Principe e il governo del grosso feudo alla sua famiglia fino al 1806, anno dell'Alienazione del Feudalesimo decretato dal Re di Napoli Gioacchino Murat a seguito del Decreto Napoleonico sulla stessa materia dell'anno prima e che si estendeva su tutti i domini francesi, praticamente quasi tutta
Bibliografia:
  • Mastrobuono E., Castellaneta dalla metà del sec. XIV, ,1978
  • Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIS000053

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: tutela

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Il criterio di perimetrazione si basa sullo sviluppo edilizio attuale della città che comprende le varie evoluzioni storiche dell'impianto urbanistico.

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico