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Torre a Mare è un quartiere di Bari appartenente alla V circoscrizione. Fino agli anni 1930 era una località nota come Torre Pelosa e apparteneva al comune di Noicattaro, dal quale dista circa 6 km. Per tale ragione gli abitanti di Torre a Mare sono definiti tuttora pelosini. Il quartiere è situato all'estrema periferia sud-est della città di Bari, a circa 13 km dal centro, e confina: a nord-ovest con il quartiere San Giorgio, appartenente alla medesima circoscrizione; a nord con la costa Adriatica; a est con il comune di Mola di Bari; a sud con il comune di Noicattaro. Il centro storico, di modeste dimensioni, è raccolto attorno ad una torre cinquecentesca che si erge isolata in mezzo ad una spaziosa e moderna piazza affacciata sul porto. Questo è attrezzato sia per le imbarcazioni da pesca, sia per quelle da diporto. Le recenti zone residenziali sono costituite principalmente da complessi di ville.
Notizie storico-critiche:
- Nel territorio dell'attuale Torre a Mare sono state rinvenute tracce della presenza umana risalenti al IV millennio a.C. nelle grotte di Cala Colombo sulla costa sud e nella grotta della Tartaruga in prossimità dello sbocco a mare di lama Giotta. In epoca romana, la località era posta lungo la via Appia-Traiana che congiungeva Barium (l'antica Bari) ed Egnatia. Alcuni storici ritengono che la Turris Juliana, una stazione di posta per il cambio di cavalli che l'Itinerarium Burdigalense (333-334 d.C.) collocava 11 miglia a sud di Barium, fosse in contrada Scamuso poco a sud di Torre a Mare. Intorno al 1500, allo scopo di difendere la costa dalle incursioni dei pirati e dei predoni che infestavano il mare Adriatico, fu edificata una torre di avvistamento, tuttora esistente al centro della piazza principale. Da allora la località prese il nome di "Torre Apellosa" o "Torre Lapillosa", trasformato successivamente in "Torre Pelosa" e divenne un piccolo borgo di pescatori che vivevano per lo più in trulli e grotte naturali e riparavano le proprie imbarcazioni nel porticciolo alla foce di lama Giotta. Per molti secoli Torre Pelosa fu la marina del vicino centro di Noja, tanto che quando, dopo l'Unità d'Italia, questo comune mutò nome in Noicattaro, recuperò dalla leggenda il toponimo Cattaro, dal nome di una città preromana (peraltro probabilmente mai esistita) sita dove sorge oggi Torre a Mare. Nel 1865 la località fu dotata di una stazione lungo la ferrovia Bari-Lecce, stazione realizzata soprattutto a beneficio di Noicattaro e dei paesi dell'interno. Pochi anni dopo ebbe luogo un primo sviluppo urbanistico, quando il comune di Noicattaro pianificò la costruzione di alcuni lotti di case unifamiliari sul suolo di proprietà comunale attorno alla torre cinquecentesca. Intanto, nel 1893 fu costruita ex novo una chiesa intitolata a San Nicola in luogo della piccola e malmessa cappella precedente. Rapidamente, Torre Pelosa divenne luogo prediletto di villeggiatura da parte non solo dei cittadini di Noicattaro, ma anche di quelli di Bari, Rutigliano e Triggiano. Essi si aggiungevano ai residenti che, secondo il censimento del 1921, erano 864. Appena fu terminata la costruzione del molo e deliberato un ulteriore ampliamento della chiesa, affidato all'architetto Saverio Dioguardi, nel 1934 Torre Pelosa venne annessa a Bari diventandone una frazione e tre anni dopo modificò il nome in Torre a Mare.
- Settanni G., Settanni G. a cura di, C'era una volta Torre Pelosa, C'era una volta Torre Pelosa, , Fasano: , 1998
- Troccoli Verardi, M.L., De Vita R. a cura di, Le torri di Puglia: costiere ed interne, Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia, , Bari: Adda Editore, 1974
Scheda
- BABIS000370
Tipologia del bene
Tipo: Borgo
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Portuale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
-
elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Cartografia contemporanea
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione