Cisternino (età moderna)

Il borgo medievale di Cisternino si arricchì in questa fase di alcuni edifici religiosi al di fuori della cinta muraria: la chiesa dei martiri patroni SS. Quirico e Giulitta (XVII secolo), la chiesa barocca di San Cataldo, la graziosa chiesetta di Santa Maria del Soccorso con il tetto a spioventi coperto da chiancarelle. Lo sviluppo di Cisternino attraverso il Medioevo e l’età moderna si completa nell’Ottocento con la costruzione della chiesa nuova o di Cristo. L’impianto della città segue uno schema piuttosto regolare con orientamento nordovest-sudest e si sviluppa attorno all’asse principale costituito da Via Roma.

Notizie storico-critiche:

  • Il territorio di Cisternino era già abitato nella preistoria, dal paleolitico al neolitico, e i reperti della loro vita dedicata alla caccia e alla raccolta sono conservati nel Museo Civico. Numerosi erano anche gli insediamenti nell'età del bronzo. I primi agglomerati urbani sorsero nelle zone di San Salvatore, Gianecchia e Calabrese. Il nome deriverebbe da "Cis-Sturninum", al di qua di Sturni, antico centro japigio nei pressi di Ostuni che aveva preso la denominazione da Sturno, compagno dell'eroe omerico Diomede, scampati alla guerra di Troia. Partecipò alla lega messapica contro Taranto. Fu conquistata dai Romani che, per la salubrità dei luoghi, vi costruirono ville rustiche. Fu probabilmente sul sito di una di queste che i monaci basiliani costruirono nell'VIII secolo la badia di S. Nicola di Pàtara. Sulle fondazioni della chiesa bizantina fu edificata nel XIV secolo, in stile romanico pugliese, la chiesa matrice intitolata a S. Nicola, che conserva una scultura in pietra locale del 1517 raffigurante la Madonna del Cardellino, dello scultore Stefano da Putignano, un coro del XVII secolo e un crocifisso di legno del 300. E' stata feudo dei Vescovi e dei signori di Monopoli fino al 1505, quando fu conquistata dai Veneziani, che la detennero fino all'arrivo degli Spagnoli, la cui oppressione fiscale fece insorgere i cittadini. Tra le altre chiese, quelle barocche di S. Quirico, di S. Cataldo e del cimitero vecchio, con affreschi del 1600. Fuori dell'abitato, in contrada Lamacesare, è la piccola chiesa romanica di S. Maria di Bernis. Le abitazioni del borgo antico, imbiancate a calce, sono rimaste pressoché intatte dal 400 in poi, con le torri e parte delle mura; vi sono anche palazzi del 700 con ampi portali e giardini pensili.
Bibliografia:
  • AA. VV., Guida d'Italia- Puglia, ,2008
  • Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
  • Semeraro R., Semeraro R. a cura di, Cisternino, Cisternino, , Fasno: Schena Editore, 2005

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BRBIS000162

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Cronologia specifica:

Dal: XVII Al: XX d.c.

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Attraverso fotografia aerea e sopralluogo

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico