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Il centro storico della città di Avetrana presenta uno sviluppo irregolare che insiste sul nucleo più antico della città medievale. Pochi sono i resti dell'antica "terra" o "borgo", difatti la città ha un aspetto prevalentemente moderno. Il nucleo più antico della città va ricercato intorno al Torrione, racchiuso tra le attuali via Preti, via Ferrara, largo Cavallerizza e via Parlatano. L'estensione dell'area è riconoscibile all'estremo ovest dell'abitato, dove ancor oggi il centro antico, idealmente chiuso dal solco del fossato e dalla linea delle mura, confina direttamente con la campagna. La pianta è imposta regolarmente su una raggiera di strade rettilinee e divergenti. La linea di difesa della città era inoltre definita verso ovest dalla cortina del Castello, costruito nel suo primo impianto in un momento anteriore al 1378. Si ritiene che il borgo originario di Avetrana sia nato dalla fusione di tre insediamenti vicini: Santa Maria, San Giorgio e Motunato distrutti ad opera di saraceni nel IX secolo d.C. Secondo l'Arditi il primo appellativo del casale era Vetustus o Veteranus, solo successivamente fu chiamato Vetrana. L'Albanese fa risalire invece l'origine del paese ad uno stanziamento di milizie "veterane" della vicina città di Oria per la difesa del territorio dalla incursioni saracene. Con la dominazione Normanna il feudo passò alla Contea di Lecce; nel XIV secolo, infeudato al Principe di Taranto, fu donato al barone Vallecchio de Iserio e, dopo pochi anni, al cavaliere Santoro di Bitonto. Alla fine del '400 passo ai Pagano che lo vendettero nel 1587 a Giovanni Antonio Albrizzi, che prese il titolo di Principe di Avetrana.
Notizie storico-critiche:
- Dati relativi la fondazione di Avetrana sono piuttosto scarni; numerosi storici e studiosi locali si sono interrogati saulla sua evoluzione. Nonostante l'assenza di dati in merito si ritiene plausibile che Avetrana sorga dalla fusione di alcuni casali vicini, distrutti a causa delle invasioni saracene del IX secolo d.C. Nel 1118 il feudo di avetrana sarebbe stato donato alla chiesa di Santa Maria dei Veterani, fatta costruire in Lecce dalla contessa Teodora d'Altavilla; tutto questo sarebbe poi stato ceduto asuo fratello Goffredo II Conte di Lecce e ai suoi veterani.
Definizione Ambito Culturale:
- Periodo Normanno
- Leo B., Santo P., Scarciglia P., Avetrana, Storia e territorio, ,1998
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
Scheda
- TABIS000035
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Difensiva/militare
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: tutela
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XIV Al: XV
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Il criterio di perimetrazione del nucleo medievale si basa sulle recenti ipotesi ricostuttive
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico