Mesagne (età preromana)

L’insediamento antico corrispondente al borgo medioevale e moderno di Mesagne, è noto soprattutto dai numerosi rinvenimenti determinatisi nell’area necropolare sin dal secolo XVII. Nessuna attestazione è sino ad oggi pervenuta relativamente alle strutture abitative (per l’età del Ferro sono note solo alcune strutture pertinenti ad una capanna; per l’età arcaica un asse viario, utilizzato sino ad età ellenistica) e all’eventuale circuito difensivo che, secondo ipotesi formulate in passato, doveva racchiudere un’area più vasta rispetto a quella del centro medievale. Sulla base dell’analisi dei materiali e delle attestazioni tombali si può affermare che il centro ebbe continuità di vita interrottamente dall’età del Ferro all’età ellenistica; la presenza romana è attestata soltanto dal rinvenimento di materiale ceramico. Tracce di una cerchia difensiva del VII sec. a.C. sono state rinvenute in corrispondenza dei numeri civici 22-24 di via Castello; per le fasi successive non ci sono attestazioni certe. Il tracciato delle fortificazioni di età ellenistica era visibile, stando agli storici locali, fino al XVII secolo, con tre porte, ma le ricerche non ci sono conferme archeologiche. Relativamente all’impianto urbano non ci sono dati certi ma è possibile supporre che nell’età del Ferro l’insediamento fosse a capanne (una attestazione proviene dagli scavi in via Albricci che hanno portato alla luce un battuto e resti di muretti perimetrali crollati pertinenti ad una capanna). Per l’età arcaica si può supporre l’esistenza, fin dal VI sec. a.C., epoca alla quale risalgono attestazioni tombali, di nuclei abitativi sparsi relativi alle aree di necropoli individuate e connesse ai tracciati viari esistenti che collegavano tra loro gli insediamenti messapici, senza poter proporre, in mancanza di altre testimonianze archeologiche certe, un’organizzazione definita di tipo urbano. L’intervento di emergenza ai numeri civici 22-24 mise in luce un asse viario, perfettamente conservato nel battuto. Per l’età classica ed ellenistica non ci sono dati che permettono di ipotizzare le dimensioni dell’insediamento; si può soltanto affermare che l’occupazione del sito continua nel V sec. a.C. e fino al II sec. a.C., sulla base dei rinvenimenti necropolari. Allo stato attuale è possibile riconoscere nelle zone di espansione all’esterno del borgo medioevale, quattro aree di necropoli (settentrionale, orientale, meridionale, occidentale) in cui la documentazione prevalente è di IV-III sec. a.C. Le quattro aree di necropoli sono extramurarie (qualora il tracciato delle fortificazioni sia stato ben individuato), e si collocano lungo la viabilità principale: esse sono, infatti, connesse ai tracciati viari esistenti che collegavano tra loro gli insediamenti messapici. La “necropoli settentrionale” è compresa tra le attuali vie per San Vito dei Normanni, all’incirca corrispondente a un antico tracciato preromano per Castello San Vito e Torre Specchiolla, e quella per Brindisi. L’area, inoltre, doveva essere attraversata in antico dal tracciato viario che provenendo da Oria si dirigeva verso Brindisi, direttrice poi ricalcata dalla via Appia di età romana. In questo settore di necropoli ricadono i rinvenimenti del 1971 in contrada Amendoleto e quelli di contrada Santa Rosa, a Nord della ferrovia Taranto-Brindisi. La “necropoli occidentale” è oggi attraversata in senso Ovest-Est da via G. Marconi (strada per Oria) e che in antico era limitata dal tracciato Oria-Brindisi. Tra i principali rinvenimenti di quest’area, quelli in contrada Tostine. La “necropoli orientale” è l’area compresa tra la via per Brindisi a Nord e la via per Tuturano a Sud-est, quest’ultima da identificare, con molta probabilità, con il tracciato viario antico che collegava questo territorio con il centro messapico di Valesio. La “necropoli meridionale” è sita tra le attuali vie per Sandonaci e per Torre Santa Susanna, attraversata da via San Pancrazio. Questo settore in antico era interessato da un tracciato che, provenendo da Muro Tenente s’inoltrava in senso Nord-Sud nel territorio in direzione degli insediamenti messapici di Muro Maurizio e Muro San Pancrazio. Databili all’età del Ferro, sono alcune sepolture ad enchytrismos entro pithoi ad impasto rinvenute in via Castello, al di sotto della necropoli ellenistica; in età arcaica-classica la frequenza delle tombe di VI e inizi V sec. a.C. è molto più sporadica ma è riconoscibile in almeno tre delle grandi necropoli utilizzate in età ellenistica: la necropoli settentrionale (zona dell’Amendoleto, contrada Santa Rosa, via San Vito e contrada Iorna), quella orientale (via O. Maia e di via Ticino) e quella meridionale (piazza Conte Goffredo, via d’Annunzio, via Bologna, via San Pancrazio, via Siracusa, via Sandonaci, via S. D’Acquisto, via Duca di Genova e via Palermo). Più cospicua è la documentazione di età ellenistica: alcune scoperte sporadiche interessano le necropoli orientale e meridionale: via Falces, via San Pancrazio, via E. Cavaliere; numerosi altri ritrovamenti in via Nizza, via Palermo, via Arco Ferraro, via Ferdinando, via Indipendenza, via d’Annunzio, via Ionima, via Mincio, via Bologna, contrada Roma, via Alto Adige e via Accademia degli Affumicati, via Ticino e via Palermo, via Sandonaci, via Duca di Genova.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BRBIS000113

Tipologia del bene

Tipo: Civitas

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Difensiva/militare
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Età Classica (V-IV sec. a.C.)
  • Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
  • Età del Ferro (generico)

Motivazione: 

  • Analisi dei materiali
  • Analisi della stratigrafia
  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia
  • Contesto

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione approssimativa effettuata sulla base dei dati bibliografici e di scavo archeologico.

Tipo Fruibilità: Non fruibile