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La grotta detta della Tartaruga per la scoperta di uno scudo di tartaruga in una buca al suo interno, è stata scoperta nel 1982 durante lavori condotti dall'ANAS per il raddoppio del viadotto lungo la S.S. 16, alla periferia dell'abitato di Torre a Mare. Le prime esplorazioni e indagini vengono effettuate con l'ausilio degli operai della stessa azienda (Saggio A) e in seguito attraverso scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia (1982-1986). Il Saggio A ha interessato la parte terminale di un complesso ipogeico, probabilmente artificiale e successivamente colmato dai depositi terrosi. Le ricerche in superficie hanno messo in evidenza l'esistenza di un ampio ambiente centrale con buche profonde scavate nel piano tufaceo, ai margini del quale sono state ricavate quattro grotticelle laterali ed un lungo corridoi interno. Dagli interventi non è stato possibile rintracciare l'antico ingresso. I frammenti ceramici provengono dal livello G del saggio A. Nel Novembre del 1986 la Soprintendenza ha intrapreso la terza campagna di scavo che ha permesso di verificare l'esistenza di una diramazione laterale, a N-E dell'ambiente centrale, attraverso una trincea di 6 mq, che ha delineato il perimetro di una grotticella. All'interno sono state documentate una serie di deposizioni umane e ceramica dipinta neolitica, in un'ampia serie di varianti tipologiche. Tra gli elementi di corredo pendagli litici e su conchiglia, industria litica e ossea. All'interno della Grotta della Tartaruga dal Saggio A realizzato nel 1982 è stato possibile appurare anche la presenza di frammenti ceramici databili all'Età dei Metalli, individuati nei tagli 1-13, con una particolare concentrazione in quelli 11-12 (livello f) e nel 9 (livello e). All'interno della grotta sono state evidenziate 4 grotticelle artificiali, lungo il perimetro meridionale, a destinazione funeraria, databili all'Eneolitico e alla fase Protoappenninica. Le strutture in muratura di Età Neolitica sembrano essere state riutilizzate durante questa fase. La deposizione riferibile alla Grotticella n.1 ha permesso di documentare la deposizione di un infante con il coperchio di un bollitoio a profilo troncoconico. Il livello f ha restituito frammenti ceramici dell'Età dei Metalli (coppe, sostegni a clessidra, vaso pithoide) che trovano confronti con altri siti in cui è diffusa la cultura Protoappenninica. Simile per la cronologia e per la morfologia degli oggetti rinvenuti sono i frammenti documentati nel Livello e, d, c, b e a.
- Coppola D., Grotta della Tartaruga di Lama Giotta (Torre a Mare - Bari) e la sequenza stratigrafica del Saggio A, Taras, V,2, : , 1985
Scheda
- BABIS000156
Tipologia del bene
Tipo: Insediamento in grotta
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
Condizione Giuridica
Dato non disponibile
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
-
elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Eneolitico (3.000-2.000 ca. a.C.)
- Fasi iniziali dell’età del Bronzo (fra 2.300 -2200 ca. a 1.750 ca. a.C.)
- Media età del Bronzo (1.750 ca.-1.300 a.C. ca.)
- Neolitico antico (da 6100-5700 ca. a.C. a 5000 a.C. ca.)
- Neolitico finale (da 4.400-4100 ca. a 3.000 a.C. ca.)
- Neolitico medio (5.000 a.C. ca.-4.500/4300 a.C. ca.)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: 6500 a.C. Al: 1500 a.C.
- Asportato in seguito a scavo
Criterio di perimetrazione: Il sito è stato posizionato come punto sulla base del toponimo della cartografia attuale
Tipo Fruibilità: Non fruibile