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Situato nell'estremo Nord della Puglia, al centro di una raggiera di strade dirette al Gargano, al Tavoliere e al Sub Appennino Dauno. La città sorge in territorio pianeggiante, al centro dell'Alto Tavoliere, a circa 90 m s.l.m. Nel XVI secolo fu sede del Governatore della provincia di Capitanata, e del tribunale della Reale Udienza. Nel 1521 si infeudò Ferrante de Capua, nel 1580 divenne sede vescovile e nel 1584 feudo dei de Sangro. San severo fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1627 e fu ricostruita anche con nuove fabbriche di chiese e conventi. Le mura, con sette porte di accesso furono distrutte nel XIX secolo. Monumenti notevoli, sono il Santuario della Madonna del Soccorso in stile barocco, la Cattedrale risalente al secolo XI, ma rifatta in periodo barocco e il Palazzo dei Celestini ceduto al Comune nel 1913, l'Episcopio, fondato nel 1668, la facciata romanica della chiesa di San Severino, il coro ligneo e le quattro statue opera del veneziano Ambrogio Piazza, custodite nella chiesa di San Nicola e, infine, i marmi e le dorature della piccola Chiesa della Pietà. Il terremoto del 1627 convento distrusse in parte le strutture architettoniche dei Celestini della SS. Trinità di San Severo. I lavori di restauro, favoriti dalle sue stesse rendite, consentirono la costruzione di un nuovo edificio, il cui aspetto diventò quello di un vero e proprio palazzo signorile. Nel corso del secolo successivo i Celestini portarono a completamento il complesso monastico che subì un ulteriore ampliamento, con l’aggiunta di un’ala che determina la forma ad “L” del suo definitivo assetto architettonico. La Cattedrale, dedicata all’Assunta divenne sede vescovile nel 1580. Nel 1676, dopo i restauri necessari a causa del terremoto, fu consacrata di nuovo. Nuove 1735 furono aggiunte le navate laterali. Abolita la feudalità nel 1806 e tramontata la signoria dei di Sangro, nel 1811 San Severo, sesta città del regno per numero di abitanti, diventò capoluogo di uno dei tre distretti (poi circondari) di Capitanata e quindi sede di sottintendenza (poi sottoprefettura), mentre nel 1819 s'inaugurò, nell'antico Palazzo del Decurionato, il Teatro Comunale Real Borbone, prima sala all'italiana di Capitanata e tra le prime del Mezzogiorno. Pur esistendo isolate costruzioni extra moenia, la città, dopo il notevole ampliamento duecentesco legato alla costruzione di nuove mura e alla trasformazione del vecchio circuito murario in un importante anello stradale (il Giro Interno), pressappoco fino al Seicento coincise coll'attuale centro storico, un intrico di strade e stradine serpeggianti tra grandi, e talvolta enormi, isolati. Dopo il terremoto del 1627 e il progressivo abbattimento delle mura, l'abitato si estese a scacchiera oltre la cinta difensiva (il Giro Esterno), sviluppando nuovi rioni che si aggiunsero ai diversi quartieri preesistenti (tra cui Borgo Casale, Borgo degli Orsi e il Quarto degli Ebrei). Nacquero così il Quarto dei Catacubbi (o delle Grazie), il rione sopra il Rosario e quelli di Porta Lucera, sotto Sant'Antonio, di Porta Foggia e di Porta San Marco. Per contenere i danni provocati dai frequenti terremoti, le costruzioni di norma non superavano i due piani (e spesso si riducevano a modesti pianterreni imbiancati a calce e con tetto a spioventi), coll'eccezione dei diffusi palazzi del patriziato, più slanciati e articolati, e delle architetture ecclesiastiche maggiori (chiese principali e complessi monastici) che, coronate da cupole e campanili, dominavano incontrastate sull'abitato sfidando, con pareti più massicce e robuste, l'offesa dei sismi.
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- Severino C., Gravina Armando a cura di, San Severo: città e società nel disegno di Cassiano de Silva (1708) e nel catasto onciario (1741-1753), Atti San Severo, 20, San Severo: , 2000, 255-266
Scheda
- FGBIS000044
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Frequentazione
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Restaurato
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico