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L’insediamento daunio di Ordona si sviluppava sulle prime colline che delimitano la pianura, su una superficie di forma irregolare di circa 600 ettari, con un perimetro pari a circa 11 Km. Tale area, caratterizzata dall’assenza di un sistema difensivo, comprendeva l’abitato, la necropoli, spazi destinati all’allevamento e all’agricoltura; le abitazioni o gruppi di esse erano localizzati in maniera sparsa insieme a tombe o piccoli gruppi di tombe. La destinazione d’uso di specifici settori dello spazio insediativo poteva variare, come è stato riscontrato in diverse aree che hanno subito numerose variazioni d’uso, da carattere abitativo a necropoli o viceversa. Tracce di abitazioni di X-VIII secolo a.C., riferibili a capanne con pareti costituite da pali in legno ricoperti di elementi vegetali e pavimenti in terra battuta, sono state rinvenute in diverse zone dell’insediamento; nel settore centrale della città romana è stato intercettato il fondo di una capanna con pavimento circondato da buche di palo. Altri fondi di capanne, un focolare e pozzi ascrivibili all’VIII secolo a.C. sono stati messi in luce ad est del paese moderno, mentre ai piedi della terza collina occupata dalla città romana sono state individuate due piccole case a pianta rettangolare, con un unico ambiente, databili tra la fine del V e la seconda metà del IV secolo a.C., ed una terza casa a pianta quasi quadrangolare. Quest’ultima, realizzata con blocchi di terra cruda, con pavimento in terra battuta, era dotata inoltre di una vasca intonacata ed è databile alla fine del IV secolo a.C. Nel 1969 un’altra abitazione è stata messa in luce nella zona ad est della città romana, lungo il tracciato della via Traiana; si tratta di una casa a pianta rettangolare con muri realizzati con l’impiego di materiali diversi (pietrame, frammenti di tegole laconiche, orli di dolio misti a terra), delle dimensioni di circa 8,50x4,80 m, ascrivibile agli inizi del IV secolo a.C. I mosaici a ciottoli, che si diffusero in Daunia tra la fine del IV e il III secolo a.C. e che costituivano solitamente il pavimento esterno di edifici cultuali, sono stati utilizzati a Ordona anche nelle abitazioni private; numerosi frammenti sono stati individuati nell’area tra il foro e il muro di cinta nel corso degli scavi della città romana, oltre che nella zona della basilica augustea e sulle colline settentrionale e meridionale. Tutti questi frammenti di mosaici, ascrivibili ad un arco cronologico compreso tra la fine del IV e la prima metà del III secolo a.C., sono riferibili ad abitazioni private piuttosto che ad edifici di carattere cultuale. Un’altra emergenza relativa all’età daunia è costituita dalle vasche intonacate, diffuse in tutta l’area dell’insediamento (anche al di sotto del tempio B): si tratta di vasche di forma rettangolare, con lunghezza variabile tra 2 e 2,50 m, che presentano un rivestimento di intonaco che ne garantiva l’impermeabilità. Tali vasche, solitamente sistemate in prossimità degli angoli degli edifici, erano verosimilmente connesse al trattamento della lana e sono genericamente databili al IV secolo a.C. Diverse fornaci di età daunia sono state rinvenute nell’area dell’insediamento, anche in prossimità del centro della città romana; tali strutture presentavano diverse forme, non necessariamente legate a utilizzi e a cronologie differenti. Per quel che concerne le sepolture afferenti all’abitato, tra le più antiche rinvenute dalla missione belga vi sono alcune tombe ubicate al di sotto di quattro tumuli, localizzati sulla collina centrale di Herdonia, purtroppo mal conservati; questa tipologia di sepolture, ascrivibile al IX- VIII secolo a.C., è stata rintracciata anche nella zona più a S, sulle colline che dominano la pianura. La tipologia maggiormente diffusa a Ordona in età daunia è tuttavia rappresentata dalle tombe a fossa, a pianta rettangolare, chiuse da una lastra di tufo; per i soggetti infantili si segnala, invece, la diffusione delle sepolture ad enchytrismos. Le ricerche archeologiche che si sono concentrate tra 2005 e 2007, con la direzione scientifica di M. Corrente, in particolar modo nel settore nordorientale del centro urbano di Ordona, interessato da lavori legati all’espansione edilizia, hanno portato all’individuazione di ulteriori dati che riguardano il centro daunio. Gli interventi, che hanno interessato anche l’area già indagata da M.Mazzei (cantiere Cerrone, zona 167), hanno evidenziato l’esistenza di vaste zone insediative ed una progressiva occupazione dei settori liberi tra i nuclei di abitato sparso nell’ambito del IV secolo a.C., con conseguente continuità tra settori a carattere abitativo e funerario. Un eccezionale rinvenimento è stato effettuato nel 2012, a nord-est della città romana, in contrada Cavallerizza, dove sono venute alla luce due tombe a fossa degli inizi del IV secolo a.C.; una di queste, verosimilmente riferibile alla sepoltura di un guerriero, ha restituito un corredo ricchissimo, costituito da ceramiche, frammenti di tessuto, frammenti lignei, di lamine bronzee, armi, manufatti, che testimoniano l’appartenenza dell’inumato ad uno status sociale elevato.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- Mertens J., Herdonia. Scoperta di una città : EDIPUGLIA, 1995
- Goffredo R., Volpe G. a cura di, Tra Ausculum e Herdonia: i paesaggi di età daunia e romana della Valle del Carapelle, Faragola 1. Un insediamento rurale nella valle del Carapelle. Ricerche e studi, , Bari: EDIPUGLIA, 2009
- Mazzei M., Mazzei M. a cura di, i Dauni. Archeologia dal IX al V secolo a.C., i Dauni. Archeologia dal IX al V secolo a.C., , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 2010
- Gordini M., Gravina A. a cura di, Prima e dopo Roma. Sostrati formativi e profilo culturale della Daunia alla luce delle recenti attività di scavo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia., Atti del 28° Convegno Nazionale sulla Preistoria, Protostoria e Storia della Daunia (S. Severo 2007), , Foggia: , 2008
Scheda
- FGBIS000010
Tipologia del bene
Tipo: Villaggio
Funzione:
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
- Funeraria
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà mista
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: SABAP-FG (Archeologia)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
-
elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età Classica (V-IV sec. a.C.)
- Prima età del Ferro (1.000-700 a.C.)
- Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
Criterio di perimetrazione: Pperimetrazione effettuata su base cartografica sulla base dei dati bibliografici
Tipo Fruibilità: Non fruibile