Cripta della Favana (età medievale)

La cripta della Favana è collocata nella periferia settentrionale di Veglie e si affaccia, a breve distanza, sull'omonimo complesso francescano (chiesa e convento). Secondo la tradizione la costruzione della chiesa francescana nel 1579 fu voluta in seguito al ritrovamento di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, invocata contro la malattia del favismo, etimo della denominazione Favana. La cripta, interamente scavata nel banco roccioso, è accessibile tramite un dromos (corridoio) laterale, collegato ad una scalinata che immette direttamente nella navata unica (5,50x2,12x3,20 m), provvista di abside e diaconico (il luogo, nelle chiese bizantine, in cui venivano custoditi i paramenti sacri). Sulla parete N vi è un piccolo vano rettangolare (2,45x1,28 m) voltato a botte, comunicante con la cripta e la scalinata d’accesso, di difficile interpretazione. Sulla base della distribuzione degli affreschi all'interno della cripta è possibile ipotizzare che la struttura abbia subito delle modifiche nel corso del tempo con un ampliamento sul lato occidentale. Le pareti presentano affreschi legati allo schema di tradizione bizantina molto comune in Salento costituito da una teoria di santi e sante rappresentati ad altezza naturale, intervallati da semplici cornici bicrome a doppia banda, che sembrano convergere verso l’abside. In quest’ultima è rappresentata, come un trittico, una Trinità accompagnata ai lati dai Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Al centro è la figura monumentale dell’Eterno Padre in trono, con le braccia protese verso il braccio trasversale della croce su cui è disteso Cristo, e al disopra della quale si appoggia la colomba dello Spirito Santo. A sinistra della conca absidale troviamo San Michele Arcangelo con nella mano destra la lancia e nella sinistra il globo terraqueo, a destra San Francesco che riceve le stimmate. Allo stesso frescante si può attribuire la decorazione della parete meridionale dove troviamo una Madonna del Latte assisa in trono, al di sopra della quale si dispongono due angeli con i simboli della Passione di Cristo, Cristo che distribuisce la chiave e il libro ai Santi Pietro e Paolo, Sant'Andrea Apostolo, che reca sulle spalle la croce del martirio, Sant'Antonio Abate. La parete settentrionale va attribuita ad un secondo frescante, di minori capacità artistiche. Da sinistra verso destra troviamo una Madonna con Bambino, Santo Stefano, Sant'Antonio da Padova. Particolare è anche la decorazione del soffitto: nell'azzurro trapunto di stelle è collocato un clipeo iridato su fondo rosso con intorno i quattro simboli degli evangelisti (il Leone, l’Angelo, il Toro e l’Aquila). Dentro il clipeo è la figura di Cristo che regge un libro con all'interno un’iscrizione greca “Io sono la porta. Chi per mezzo mio entrerà sarà salvo, ed entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Giov. 10,9). Ai lati, secondo la visione di Ezechiele, troviamo un Cherubino, un Serafino e delle fiammeggianti Ruote intrecciate e alate provviste di numerosi occhi (la visione dell’Antico dei Giorni).

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Zampolini Faustini S., Documenti per una carta archeologica della Puglia meridionale, Metodologie di catalogazione dei beni archeologici, 1.2, : EDIPUGLIA, 1997
  • Medea A., Gli affreschi delle cripte eremitiche pugliesi, , II, : , 1939
  • Ortese S., Ortese S. a cura di, Pittura tardo gotica nel Salento, Pittura tardo gotica nel Salento, , Galatina: Congedo Editore, 2014
  • D'Elia M., D'Elia M. a cura di, L’arte in Puglia dal tardo Antico al Rococò, L’arte in Puglia dal tardo Antico al Rococò, , Bari: , 1964
  • Calò Mariani M.S., Note sulla pittura salentina del Quattrocento, Archivio Storico Pugliese, XXII, Bari: , 1979

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIU002125

Tipologia del bene

Tipo: Cripta

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Analisi stilistica
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Restaurato

Criterio di perimetrazione: Si perimetra grossomodo l'area occupata dalla struttura.

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico