Seminario Arcivescovile

Il Seminario Arcivescovile di Taranto si sviluppa su tre livelli che si dispongono attorno ad un chiostro quadrangolare. La facciata presenta un grande portale, insolitamente orientato verso il mare diversamente dall'edilizia circostante. Le finestre al piano terra sono distribuite in modo irregolare, probabilmente ereditate dalla struttura più antica, mentre quelle al primo ed al secondo piano sono distribuite in modo regolare. Il portale ad arco mistilineo che prospetta sul Mar Grande è affiancato da paraste ribattute, le due centrali ruotate di 45 gradi reggono una trabeazione. Il portale è stato di recente ricostruito a causa della perdita della decorazione del fastigio che presentava al centro un cartiglio e lo stemma. Anche il portale che prospetta su largo seminario è stato restaurato in tempi recenti e in parte ricostruito. L'arco a tutto sesto è inquadrato da due semicolonne doriche per lato che sorreggono la trabeazione. Tra i restauri condotti nel corso dell'Ottocento si ricordano quelli diretti intorno al 1858 dall'ing. Davide Conversano, autore del progetto per il borgo. Attualmente il Seminario ospita il MUDI, Museo Diocesano di Arte Sacra, inaugurato il 6 maggio 2011.

Notizie storico-critiche:

Ulteriori lavori, di particolare complessità, furono condotti nel 1827, nel 1858, epoca in cui fu completamente occlusa la pilastratura esistente nella facciata settentrionale del cortile, per rinforzare le sovrastanti strutture che minacciavano rovina in seguito al terremoto.
L'edificio fu ingrandito mediante interventi ordinati dall'Arcivescovo Tommaso Caraccio nel 1638, dall'arcivescovo Tommaso Sarria nel 1666 e da Mons. Francesco Pignatelli nel 1685. La forma attuale è dovuta all'intervento dell'arcivescovo Mastrilli (1759-1777) che sistemò il fronte meridionale in cui spicca il portale con il suo stemma.
L'antico Seminario fu inaugurato il 1 giugno 1568 dal Cardinale Marco Antonio Colonna, arcivescovo di Taranto.

Definizione Ambito Culturale: