Masseria Tagliente – Cappella (età contemporanea)

Masseria Tagliente è ubicata a circa km 1,600 ad est della SS 172 (la cosiddetta “Statale dei Trulli”) e a sud della stazione climatica di San Paolo, lungo una delle vie secondarie che conducono verso Grottaglie. Il nucleo originario della masseria è disposto intorno ad un vasto piazzale, fornito di una vasta aia rettangolare sul lato SW. Sul lato nord settentrionale del piazzale si trova la casa padronale con l’attigua cappella, costituenti un unico blocco a pianta rettangolare orientato in senso ESE/WNW; sul lato corto orientale si trova un complesso di trulli, che originariamente ospitavano l’abitazione del massaro e locali di servizio. A sud del complesso della masseria si sviluppano una serie di ampie recinzioni in pietra a secco che costituiscono i vari “iazzi” (spazi recintati utilizzati per lo più per l’allevamento); a ridosso di essa vi sono una serie di ambienti (capannoni e stalle) e strutture di servizio, realizzati in età contemporanea, connessi con le attuali funzioni del complesso, attivo come azienda agricola e come struttura ricettiva. La chiesa è attigua al lato occidentale del palazzo padronale, del quale riecheggia la forma e le strutture architettoniche, configurandosi anch'essa come un unicum nel panorama dei luoghi di culto delle masserie: presenta copertura piana, portale neoclassico e facciata a timpano ondulato, sormontata da un'elegante statua lapidea, raffigurante San Martino a cavallo nell’atto di tagliare il mantello da donare al povero. Tale rappresentazione iconografica del santo è abbastanza inconsueta in ambito locale, in quanto esso, nella sua qualità di patrono di Martina, è solitamente raffigurato come vescovo. Il campanile, dotato di una piccola campana, è in ferro battuto ed è sospeso fra la casa padronale e la chiesa, infisso alle estremità nelle rispettive fabbriche. Al luogo di culto si accede per mezzo di due gradini, che si elevano dall'ampio basolato antistante la chiesa e l'intera lunghezza del palazzo padronale. All’interno, l'aula (di m 5,15 x 4,75) è voltata a botte con due unghie, che determinano altrettante lunette sulle ampie pareti laterali; il pavimento è costituito da mattonelle quadrate di cemento, rosse e bianche, disposte a scacchiera. Un gradino in pietra sagomata, il cui piano è ricoperto dalle stesse mattonelle del pavimento, permette di raggiungere l'altare, addossato al muro, di fattura tipicamente ottocentesca: l'ampia mensa è sorretta da due snelle colonne e da altrettante semicolonne aggettanti dalla parte anteriore dell’altare, sul quale è scolpita una croce greca raggiata. Al di sopra dell’altare si trova una nicchia una statua in cartapesta del Cristo. Sulla parete di fondo, rispettivamente a sinistra e a destra dell'altare, vi sono due dipinti a olio su tela con cornici lignee dorate, raffiguranti: un Riposo nella fuga in Egitto con San Francesco da Paola (cm 47x67) e una Vergine del Rosario fra San Domenico e Santa Rosa da Lima (cm 62x86). Nella lunetta laterale di sinistra vi è un olio su tela, racchiuso da una settecentesca cornice lignea sagomata, che raffigura Santa Margherita da Cortona (cm 187x114), restaurata nel 1965 e databile alla prima metà del XVIII secolo; in quella che la fronteggia vi è un'altra tela a olio dello stesso periodo con Sant'Anna e la piccola Maria (cm 160xl16). Si tratta dei migliori dipinti in assoluto (soprattutto il primo), fra quelli rinvenuti nelle chiese delle masserie di Martina, nelle quali simili manufatti sono rari o, comunque, opera di modesti artigiani, come nel caso di quelli presenti ai lati dell'altare di questo stesso luogo di culto. Completano l'arredo: due belle incisioni ottocentesche, raffiguranti la Madonna del Rosario e Sant'Alfonso de Liguori; candelieri e carteglorie in ottone dorato; un bellissimo inginocchiatoio ligneo; un'articolata acquasantiera a tutto tondo, al di sopra della quale un bassorilievo su pietra, finemente scolpito e colorato, propone un'inconsueta e dinamica raffigurazione della Colomba dello Spirito Santo. La chiesa, perfettamente tenuta, è consacrata e vi si celebra la messa con una certa frequenza, soprattutto nei mesi estivi, nonché nella ricorrenza delle feste liturgiche di sant'Antonio abate (17 gennaio) e di sant' Antonio da Padova (13 giugno).

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Calderazzi A., Dai castelli alle masserie, ,2002
  • Mongiello luigi, Le masserie di Puglia. Organismi architettonici ed ambiente territoriale : Adda Editore, 1984
  • AA. VV., Chiese nelle masserie di Martina Franca, (pubblicazione a cura del CRSEC TA/51), Chiese nelle masserie di Martina Franca, (pubblicazione a cura del CRSEC TA/51), , Martina Franca: , 2004
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIU000423

Tipologia del bene

Tipo: Cappella

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto

Condizione Giuridica

Proprietà privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Cronologia specifica:

Dal: XIX d.C. Al: XXI d.C.

Datazione Assoluta: 

- 1849 d.C.

Stato di conservazione
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Il bene è stato posizionato sulla base dell'ortofoto e delle indicazioni bibliografiche

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico