Palazzo Sticchi (Sede del Museo di Paleontologia e Paletnologia Decio de Lorentiis)

Il Museo ha sede presso Palazzo Sticchi, risalente al primo Novecento. La sua istituzione, avvenuta nel 1965, nasce dalla necessità di raccogliere le testimonianze preistoriche provenienti dal territorio salentino. I materiali presenti sono il risultato di indagini di scavo, consegne e donazioni relative ai più importanti siti e depositi stratigrafici della Preistoria dell’Italia meridionale come i Laghi Alimini, Santa Maria della Grotta di Presicce, i siti di Maglie e Scorrano, la Falconiera di Supersano, la Grotta dei Cervi e la Grotta Romanelli. Lo spazio espositivo è interamente dedicato ai diversi temi disciplinari della Preistoria, delle scienze naturali e bioarcheologiche e si sviluppa in quattro sezioni tematiche. La prima parte è dedicata alla Geologia e alla Paleontologia: l’esposizione comprende i reperti litologici, faunistici e fossili indicatori dei cambiamenti paleoambientali e climatici nelle diverse ere geologiche. Di particolare interesse è la ricostruzione del paleoambiente dell’ultimo periodo interglaciale pleistocenico, il Riss-Würm. La seconda sezione è dedicata al Paleolitico e all’arte preistorica: protagonista è l’Homo di Neanderthal, la sua comparsa in Italia meridionale e gli strumenti litici da lui prodotti. Di particolare interesse è l’esposizione delle industrie microlitiche, caratterizzate da grattatoi, strumenti a dorso e geometrici da Grotta Romanelli. La terza sezione è dedicata al Neolitico e all’età dei Metalli, epoca in cui si assiste al cambiamento economico irreversibile da predazione a produzione, testimoniato dalla vivace e capillare occupazione del territorio salentino con insediamenti a carattere residenziale sin dalle fasi iniziali nel Neolitico Antico. L’indicatore principale è la ceramica presente in maniera cospicua nell’esposizione con pezzi di altissimo pregio, dai vasi della Grotta Zinzulusa alla ceramica proveniente dai villaggi dell’età del Bronzo. La quarta sezione, inaugurata a luglio 2009, comprende una collezione etnografica di arte africana subsahariana, composta da 120 reperti in bronzo, argento, avorio, legno e pietra, donate nel 2003 al Museo dal letterato lucchese Florio Santini.

Bibliografia:
  • AA. VV., Guida d'Italia- Puglia, ,2008
  • Orlando M. A, L’Alca. Città di Maglie. Guida al Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia magie: , 2003
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIU000163

Tipologia del bene

Tipo: Edificio

Funzione: 

  • Pubblica

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area occupata dalle strutture

Tipo Fruibilità: Museo