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Il complesso topografico del santuario di Santa Maria della Lizza ad Alezio comprende la chiesa medievale, elevata a santuario nel 1950, e il suo protiro antistante. L'edificio ecclesiale presenta uno schema architettonico a pianta cruciforme con unica navata e transetto sporgente con presbiterio absidato. La facciata principale, preceduta e visivamente occupata da un imponente protiro aggettante realizzato successivamente, conserva al di là del protiro stesso il primitivo profilo a capanna. La struttura del protiro presenta invece sul fronte un grande arco a sesto acuto e due archi di dimensioni più contenute sui lati. I muri esterni laterali della chiesa sono movimentati da sottili lesene, che dalla cornice dell'alto zoccolo si flettono sul coronamento in archetti ciechi a trilobo. Sulla parete si aprono finestre monofore a sesto acuto e sul lato nord si apre un ingresso laterale contornato da due ordini di lesene a tutto sesto. Durante il decennio 1610-1620 la chiesa subì alcuni mutamenti: le coperture lignee vennero sostituite con volte in muratura sorrette da pilastri compositi, addossati alle pareti della navata e del transetto. Nuove finestre furono ottenute tagliando le murature medievali. Nel XIX secolo furono demolite le volte del presbiterio e del coro superiore, in origine affrescate. Eliminata anche l'abside semicircolare, fu rifatto il muro rettilineo e il vano risultante venne coperto con una volta a crociera, simile alle altre. Dei dipinti fu salvato quello della Madonna della Lizza. I lavori si conclusero con la costruzione del campanile. In seguito si aggiunse anche una navatella con due cappelle intercomunicanti coperte da volte. In occasione dei restauri protrattasi tra 1958 e 1961, la chiesa è stata riportata all'assetto originario, smontando le sovrapposizioni di età barocca e della fine del XIX secolo. La Chiesa è stata oggetto in anni recenti di un nuovo restauro, terminato nel giugno del 2000. All'interno rimangono pochi ma pregevoli frammenti della decorazione pittorica, databili tra il XIII e il XVI secolo. Molto interessanti gli affreschi databili al XIV secolo e una nutrita serie di graffiti medievali sparsi sulle pareti e sulle colonne della chiesa (fotografie pubblicate su autorizzazione della Diocesi di Nardò-Gallipoli n. 060/2020/UFF12 del 05.06.2020)
- Falla Castelfranchi M., La pittura monumentale bizantina in Puglia, ,1991
- D'Elia G., Alezio. Archeologia e Storia di un comune del Salento, ,2001
- Bertelli Gioia , Vetere B. a cura di, Arte bizantina nel Salento. Architettura e scultura, A Ovest di Bisanzio. Il Salento medievale,1990
- Ortese S., Ortese S. a cura di, Pittura tardo gotica nel Salento, Pittura tardo gotica nel Salento, , Galatina: Congedo Editore, 2014
- Poso C. D., Il Salento normanno. Territorio istituzioni e Società, Il Salento normanno. Territorio istituzioni e Società, , Galatina: Congedo Editore, 1998
Scheda
- LEBIC000131
Tipologia del bene
Tipo: Complesso ecclesiale
Criterio Identificazione: Evidenze strutturali
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Detenzione Ente religioso cattolico
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Analisi stilistica
- Bibliografia
Cronologia specifica:
- Integro
- Restaurato
Criterio di perimetrazione: si perimetrano la chiesa e le strutture annesse