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Il castello di Torremaggiore è situato su un'altura, cinta ad ovest dal canale Ferrante. Il castello presenta una pianta romboidale con quattro torri cilindriche agli angoli. Non ci sono fonti certe circa la costruzione dei primi corpi di fabbrica. Nel XIII secolo i beni di Torremaggiore risultano essere nell'elenco dei beni da restaurare ad opera degli abitanti del luogo e di un'altra località e nei registri angioini il castello risulta tra i fedeli alla casa francese. I lavori di restauro condotti dagli addetti della Soprintendenza ai Monumenti per la Puglia pongono la costruzione dei primi corpi di fabbrica ad epoca normanna. In totale sono presenti sei torri, quattro circolari e due quadrangolari. Si presuppone che la torre quadrata centrale sia la parte più antica del Castello. Essa è caratterizzata da una meridiana sul lato che si affaccia sul cortile caratterizzato da una pavimentazione in pietra lavica, un cancello sulla sinistra, subito seguito dalla scala di accesso alla sala del trono e quindi al piano nobile. Nel cortile è presente anche l'accesso ai sotterranei. In fondo, sul lato apposto all'accesso, ci sono un portico e il pozzo interno del castello. Il complesso fu restaurato e ampliato sotto i D'Angiò. Caratteristiche di questo periodo sono le merlature quasi a metà delle torri nord-est, le feritoie basse e lo stemma lapideo della casata sulla torre nord-est, in seguito rimaneggiato dai feudatari della famiglia De Sangro. Tra gli altri feudatari del castello di Torremaggiore figurano i Gianvilla nel XIV secolo, Francesco Sforza nel XV, poi di nuovo i De Sangro, i quali cominciano altri lavori di ampliamento con l'ala sud, poi Consalvo Fernandez De Cordova e poi ancora, nel 1508 i De Sangro. In questo periodo vengono effettuati altri lavori di restauro e ampliamento. Di fronte al castello viene costruito anche un teatro che sarà collegato al castello stesso, nel 1572, con una passerella. Nel 1588 il castello fu completato raggiungendo l'aspetto che ha ancora oggi. La torre quadrangolare, presumibile primo nucleo del castello, fu fortemente danneggiata dal terremoto del 1627 e fu quindi rimaneggiata e secondo le fonti non poté essere sistemata nella parte superiore perché i danni erano troppo gravi. Nel XVIII secolo venne costruito il ponte levatoio in pietra, mentre nel XIX secolo il fossato, originariamente profondo oltre sei metri, è stato interessato da lavori di rimaneggiamento. Nel 1934 è divenuto interamente patrimonio del Comune. L'intero castello presenta nella parte inferiore un profilo a scarpa delineato da una modanatura a toro molto sottile in alcune parti pesantemente danneggiata. La scarpa è stata realizzata con conci ben squadrati e allineati. La parte superiore risulta invece intonacata. Nelle torri circolari è ancora possibile vedere la presenza di feritoie all'altezza del secondo e dell'ultimo piano, ma molte di esse nel corso dei secoli sono state allargate per renderle delle vere e proprie finestre. Le torri circolari si caratterizzano anche per la presenza di una particolare merlatura a forma di lancia trilobata. La torre circolare nord presenta sulla sommità l'alloggiamento per una campana. Quasi tutti i corpi di fabbrica sono intonacati, ma in alcuni punti, come ad esempio la parte inferiore delle torri circolari è possibile vedere la tecnica muraria caratterizzata da conci rettangolari ben squadrati e allineati. Il portone d'accesso presenta un'apertura ad arco a tutto sesto, realizzato con conci rettangolari molto bassi. Sul cortile interno, nelle cortine murarie si aprono loggette ad arco ribassato. L'interno è caratterizzato da ampie volte e coperture a crociera e unghiate. Molte sale presentano affreschi e stucchi sulle pareti o sulle porte di accesso.
Notizie storico-critiche:
- I lavori di ampliamento devono essere stati ultimati nel 1592 come attesta l'iscrizione riportata nella meridiana della torre quadrata.
- La costruzione termina nella prima meta' del secolo seguente.
- Il palazzo e' stato iniziato nel '400 come dimostra la visita di Ferdinando I d'Angio' a Carlo di Sangro.
- Nel 1382, dopo la conquista di Napoli, vinta da Giovanna I, Carlo III diDurazzo conferi' a Nicolo' di Sangro i feudi di Torremaggiore e Serracapriola, quale ricompensa dei servizi militari resigli. Dopo varie vicissitudini, da cui i Di Sangro uscirono prima spodestati e poi reintegrati neipropri titoli, il feudo di Torremaggiore fu assegnato a Paolo II di Sangro col titolo di marchese e poi di duca. Il Castello, in origine un palazzo nobiliare, venne ampliato e modificato con l'aggiunta di torri merlateed un orologio solare. Tuttora e' ricordato come "Palazzo del Principe".
- De Vita R., Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia : Adda Editore, 1974
- Licinio R., Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, , Bari: , 1994
- Sthamer E., L’amministrazione dei castelli nel Regno di Sicilia sotto Federico II e Carlo I d’Angio`, L’amministrazione dei castelli nel Regno di Sicilia sotto Federico II e Carlo I d’Angio`, , Bari: , 1995
- Jacovelli E., Cenni storici su Torremaggiore, Cenni storici su Torremaggiore, , San Severo: , 1911
- Fiore M. A., I De' Sangro feudatari in Capitanata: nel secondo centenario della morte del principe Raimondo De' Sangro, Da Raimondo all'estinzione del ramo dei Principi di Sansevero, , Torremaggiore: , 1971
- Fiore M. A., Demani ed usi civici nel Regno di Napoli, Demani ed usi civici nel Regno di Napoli, , Torremaggiore: , 2007
- Panzone C., L’eredità del castello ducale di Torremaggiore, L’eredità del castello ducale di Torremaggiore, , Foggia: , 1993
Scheda
- FGBIC000129
Tipologia del bene
Tipo: Castello (ambito urbano)
Criterio Identificazione: Complesso architettonico costituito da diversi corpi di fabbrica posti in relazione diretta.
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Difensiva/militare
Condizione Giuridica
Proprietà Ente pubblico territoriale
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Bene composto [è riutilizzato da] - Sito
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Integro
- Restaurato
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto