Esplora la Carta
Il castello di Manfredonia è localizzato in prossimità del porto, a poca distanza dall'attuale linea di costa. Dai documenti disponibili non si hanno tracce di opere sveve realizzate all'interno del castello; le prime notizie risalgono al 1279, quando nei registri angioini si hanno notizie riguardanti l'affidamento dei lavori al protomagister Pietro D'Angicourt, già attivo nella costruzione del castello di Lucera, e la disposizione, da parte di Carlo I d'Angiò, di approvvigionamento del materiale lapideo nella vicina Siponto. Alla fase angioina sono da riferire il recinto quadrangolare interno, munito di cinque torri, di cui quattro poste agli spigoli, presumibilmente di forma quadrangolare, come l'unica pervenuta integra localizzata nell'angolo SE del nucleo centrale. Nel 1442, dopo la disfatta di Renato d'Angio' da parte di Alfonso V, si chiude il capitolo angioino, con la successione degli Aragonesi nel governo del Regno di Napoli. Questi apportarono modifiche sostanziali al castello, nell'ambito del programma di rafforzamento delle strutture difensive poste lungo la costa: aggiunsero, dunque, un nuovo circuito murario esterno munito di torrioni circolari casamattati e trasformarono alcune torri a base quadrata del periodo angioino in altre di forma circolare. Nel 1528, in seguito all'assedio fallito delle truppe del Lautrec, cominciarono i lavori per la realizzazione del bastione pentagonale, inglobando il torrione circolare aragonese posto a NO; questo doveva garantire una maggiore resistenza agli attacchi provenienti dall'interno del nucleo cittadino. Tali modifiche non bastarono a difendere il castello dall'attacco dei Turchi nel 1620. I successivi interventi operati nei secoli XVII e XVIII furono diretti ad una serie di modifiche consone alle nuove esigenze di ordine funzionale e logistico; nel 600 venne in parte modificato il piano superiore dell'ala Sud del mastio, aperta la porta prospiciente il mare, risanato lo stagno del fossato, e costruito il Rivellino, oggi non piu' esistente. Il castello è attualmente la sede del Museo Archeologico Nazionale, che si articola in diverse sezioni che illustrano la storia dell'uomo nel territorio a partire dall'età neolitica.
Notizie storico-critiche:
- le prime notizie risalgono al 1279, quando nei registri angioini si hanno notizie riguardanti l'affidamento dei lavori al protomagister Pietro D'Angicourt, già attivo nella costruzione del castello di Lucera, e la disposizione, da parte di Carlo I d'Angiò, di approvvigionamento del materiale lapideo nella vicina Siponto.
- Nel 1528, in seguito all'assedio fallito delle truppe del Lautrec, cominciarono i lavori per la realizzazione del bastione pentagonale, inglobando il torrione circolare aragonese posto a NO
- nel 600 venne in parte modificato il piano superiore dell'ala Sud del mastio, aperta la porta prospiciente il mare, risanato lo stagno del fossato, e costruito il Rivellino, oggi non piu' esistente.
- Il castello è attualmente la sede del Museo Archeologico Nazionale
- De Vita R., Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia : Adda Editore, 1974
- Gelao C., Jacobitti G.M., Castelli e cattedrali di Puglia a cent’anni dall’Esposizione Nazionale di Torino, catalogo della mostra, , Bari: , 1999
- Licinio R., Storia di Manfredonia. I. Il Medioevo, Storia di Manfredonia. I. Il Medioevo, , Bari: , 2008
- De Troia G., Dalla distruzione di Siponto alla fortificazione di Manfredonia, Dalla distruzione di Siponto alla fortificazione di Manfredonia, , Fasano: , 1985
- Rignanese L., D'Ardes A., Russo R., Manfredonia. Forma e struttura del Centro Storico, Manfredonia. Forma e struttura del Centro Storico, , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 2015
Scheda
- FGBIC000091
Tipologia del bene
Tipo: Castello (ambito urbano)
Criterio Identificazione: Identificato in base al rapporto topografico tra le strutture e alle indicazioni bibliografiche
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Difensiva/militare
- Pubblica
Condizione Giuridica
Proprietà Stato
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
-
Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Bibliografia
- Fonte archivistica
Cronologia specifica:
Dal: XIII secolo
Datazione Assoluta:
- XIII secolo- Integro
- Restaurato
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata su base cartografica