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Il complesso conventuale di Santa Maria del Casale è composto dalla omonima chiesa e dai contigui edifici conventuali, realizzati a partire dal 1568 a ridosso della fiancata meridionale e disposti intorno a un chiostro quadrato. La chiesa di Santa Maria del Casale, un santuario di pellegrinaggio e devozione mariana indirizzati alla notissima icona della Vergine del Casale - un'icona murale distrutta durante un maldestro restauro nel 1919 - è stata realizzata a partire dagli ultimi anni del XIII secolo. Un documento del 1306 ne attesta l'esistenza; è ampiamente noto, inoltre, che nel 1310 al suo interno si riunì il tribunale incaricato di istituire il processo contro i Templari, presieduto dall'arcivescovo di Brindisi Bartolomeo di Capua. Secondo la tradizione la chiesa fu fondata dai Principi di Taranto Filippo d'Angiò e Caterina di Valois-Courtenay, imperatrice titolare di Costantinopoli. La data del loro matrimonio, 1313, non si accorda con l'esistenza dell'edificio già nei primi anni del 1300, attestata dalle fonti. E' tuttavia documentato che i principi presero a cuore il santuario mariano, all'interno del quale eressero una propria cappella gentilizia, poi indicata come Cappella Imperiale, e dedicarono privilegi e doni alla chiesa e alla stessa icona della Vergine con il Bambino. La chiesa presenta un impianto longitudinale a una sola navata con facciata a capanna impreziosita da un protiro aggettante e capocroce a terminazione piatta. La superficie esterna della fabbrica è ritmata da modanature toriche, che risalgono dalla base fino a chiudersi in eleganti specchiature a terminazione trilobata lungo i due fianchi e la parete orientale del coro. Nella facciata principale, le modanature formano cinque specchiature terminate in alto da arcatelle pensili che sottolineano la cuspide. Di particolare interesse il singolare protiro pensile che ombreggia l'unico portale - unico nel suo genere in Puglia - richiamato da una slanciata monofora acuta che lo sovrasta. All'interno, la vasta aula unica coperta con un tetto a falde mostra uno sviluppo longitudinale che sfocia, attraverso un acuto arcone trionfale, in un presbiterio a terminazione piatta, voltato a crociera costolonata che ricade su semicolonne decorate da capitelli figurati. La chiesa è caratterizzata da un ricchissimo corredo di affreschi medievali, databili in un periodo compreso tra la fine del XIII e il XIV secolo, tornati alla luce a partire dai primi decenni del Novecento. Pur frammentari, e purtroppo sottoposti a un processo di perdita costante della pellicola pittorica, gli affreschi di Santa Maria del Casale rappresentano un'eccezionale testimonianza del passaggio dalla spiccata cultura bizantineggiante, imperante in tutta la regione fino alla fine del XIII secolo, al nuovo gusto gotico di cultura cortese importato dai dominatori angioini agli inizi del XIV.
Notizie storico-critiche:
- La prima notizia riportata nei documenti a proposito di Santa Maria del Casale è del 1296, anno in cui Andrea Pandone, vescovo di Brindisi, ricevette da Carlo II d'Angiò un possedimento presso la Chiesa di Santa Maria del Casale. Alcuni documenti conservati presso l'archivio Vaticano attestano che il 15 maggio del 1310 presso la suddetta Chiesa si svolse il processo contro i cavalieri templari del Regno di Sicilia.
- Calò Mariani M.S., La chiesa di S. Maria del Casale presso Brindisi : Schena Editore, 1967
- Della Monaca A., Memoria historica dell'antichissima e fedelissima città di Brindisi, Memoria historica dell'antichissima e fedelissima città di Brindisi, , Lecce: , 1674
- Briamo G., La chiesa di S. Maria del Casale in Brindisi ed i suoi affreschi : Amici della "A. de Leo", 1967
- Calò Mariani M.S., L'arte del Duecento in Puglia, ,1984
- Brindisi medievale Napoli: , 2009
- Perrino G., Affari pubblici e devozione privata. Santa Maria del Casale a Brindisi, Affari pubblici e devozione privata. Santa Maria del Casale a Brindisi, , Bari: , 2013
- L. Casone, L. Casone a cura di, Restauri a Brindisi tra Ottocento e Novecento. Demolizioni, ripristini, reinterpretazioni., Restauri a Brindisi tra Ottocento e Novecento. Demolizioni, ripristini, reinterpretazioni., , Lecce: , 2006
- Curzi G., Santa Maria del Casale a Brindisi. Arte, politica e culto nel Salento angioino, Santa Maria del Casale a Brindisi. Arte, politica e culto nel Salento angioino, , Roma: Gangemi Editore, 2013
Scheda
- BRBIC000024
Tipologia del bene
Tipo: Complesso ecclesiale
Criterio Identificazione: Bibliografia
Funzione:
- Abitativa/residenziale
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà Ente religioso cattolico
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito
Complesso conventuale di Santa Maria del Casale - BRBIS001859
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elemento contenuto in - Sito
Complesso conventuale di Santa Maria del Casale - BRBIS001859
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: 1296
- Restaurato
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione dell'ingombro.