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L'abitato daunio di Tiati noto dalle fonti è concordemente identificato con l'insediamento localizzato nei pressi del moderno centro di San Paolo di Civitate, sulla riva destra del Fortore, in un'area prossima ad uno dei suoi guadi. L'agglomerato insediativo daunio (IX-IV sec. a.C.), caratterizzato da aree a diversificata concentrazione insediativa, comprende le località Coppa Mengoni, Pezze della Chiesa, Piani di Lauria, Mezzana, Marana della Difensola; appare occupato in maniera intensiva, con un'organizzazione di tipo sparso caratterizzata da diversi nuclei di abitazioni affiancati da quelli cimiteriali e inframezzati da terreni destinati alla coltivazione e al pascolo. In particolare, in località Coppa Mengoni e nei pressi della Marana della Difensola, è stata segnalata la presenza di aree di fornaci preposte alla produzione ceramica. All'agglomerato demico preromano afferiscono, in aggiunta, più luoghi a destinazione cultuale associati anche a stipi votive, concentrati lungo percorsi stradali attraversanti o limitrofi l'insediamento. Tra essi, va segnalato quello oggetto di scavi archeologici e ricadente entro il tracciato del Regio Tratturo L'Aquila-Foggia, vissuto tra il V e la metà del IV sec. a.C. Il graduale processo di contrazione dell'abitato indigeno di Tiati, avviatosi agli inizi del III sec. a.C. (secolo a cui si ascrive la zecca monetale di Tiati), accompagnato dall'abbandono di alcune delle aree insediative preesistenti e dalla nascita di nuovi nuclei con una concentrazione in un'area ristretta all'interno della quale due santuari (uno posto a SO e l'altro a NE) costituiscono i principali poli di aggregazione, si compie definitivamente a conclusione della guerra sociale. La successiva istituzione del municipium di Teanum Apulum determinò una ristrutturazione generale dell'abitato che si concentra nel pianoro compreso tra la Chiesa di Civitate a nord e Pezze della Chiesa a sud. Il suburbio fu occupato sia da aree cimiteriali, come documentato dal "Torrione" (mausoleo funerario) e da cippi e stele della prima età imperiale, che da unità abitative-produttive coeve. La città romana conobbe continuità di vita nel corso della Tarda Antichità: dopo una probabile cesura nel corso dell'età altomedievale, in un comparto dell'area della civitas si istallò l'abitato fortificato medievale, attestato dall'XI secolo con il nome di Civitate, frequentato almeno sino al XIV secolo, come attesterebbe la ceramica rinvenuta nei pressi della "Chiesa di Civitate”.
- Marchi M.L., Volpe G., Strazzulla M.J., Leone D. a cura di, Dall'abitato alla città. La romanizzazione della Daunia attraverso l'evoluzione dei sistemi insediativi, Storia e Archeologia della Daunia. In ricordo di Marina Mazzei, , : EDIPUGLIA, 2008
- ANTONACCI SAMPAOLO E. - QUILICI L., Tiati-Teanum Apulum-Civitate:, ,1993
Scheda
- FGBIP000176
Condizione Giuridica
Dato non disponibile
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e Valorizzazione
Periodo:
- Età medievale (generico)
- Età romana (generico)
- Età del Ferro (generico)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Bibliografia
Criterio di perimetrazione: dati bibliografici
Tipo Fruibilità: Non fruibile