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Le più antiche testimonianze architettoniche non sono precedenti alla seconda metà del Cinquecento (l'abitato è investito da un terremoto nel 1546), anche se l'impianto urbanistico richiama schemi e impostazione tipici dei casali "aperti" di epoca medievale. La prima notizia certa sull'infeudazione di Lequile risale al 1291 quando, insieme al feudo di Patronello (o Paternello), faceva parte della Contea di Lecce. Incardinato completamente sul tracciato viario che da Lecce portava a Gallipoli passando, oltre che da Lequile, da Dragoni, dal casale di Trama- cere e quindi da Galatone, l'abitato ha conservato l'originario impianto medievale, tutto risolto sul percorso matrice che si sviluppa dalla chiesa di S. Nicola fino a quella di S. Vito, con andamento a fuso che si dilata in corrispondenza della piazza dove sorge la Guglia di S. Vito (1694). Un dato certo è rappresentato, comunque, dai 276 fuochi registrati nel1565. In questo periodo l'impianto edilizio era probabilmente costituito da unità abitative disposte intorno a cortili preceduti da un supportico e con giardinetto retrostante. Le emergenze sono il Castello, la Matrice dedicata a S. Maria, la cappella di S. Nicola, la cappella dello Spirito Santo, la chiesa di S. Pietro, la cappella di S. Giovanni e una cappella sulla quale "gode diritto di patronato Paolo Rollo". La vicinanza al capoluogo, la presenza di due noti e operosi architetti come Salvatore Miccoli e fra' Niccolò da Lequile, di due artisti come lo scultore e pittore Francesco Maria da Lequile e Oronzo Rossi e dell'intagliatore Raffaele Monteanni hanno fatto di Lequile uno dei principali centri del Barocco salentino. L'architettura religiosa e l'edilizia civile hanno risentito non poco del gusto e della fantasia di questi artisti, che operarono anche in altri centri di Terra d'Otranto.
- Cazzato V., Fagiolo M., Pasculli Ferrara M., Atlante del Barocco in Italia, Terra di Bari e Capitanata, , Roma: , 1996
Scheda
- LEBIP000090
Condizione Giuridica
Detenzione mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Bibliografia
Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area occupata dall'abitato contemporaneo