Terlizzi

Terlizzi è un comune della Città Metropolitana di Bari situato sui primi rilievi dell’altopiano delle Murge, 26 km a ovest del capoluogo. La prima attestazione relativa alla presenza di un abitato nell’area dove sorge l’odierna cittadina risale al 782 d.C. ed è costituita da un documento in cui si fa riferimento alla donazione, da parte del gastaldo Wacco all’abbazia di Montecassino, di alcune proprietà tra cui il “casale in Trelicio”. Nel corso dell’XI secolo il conte normanno Amico ha dotato l’insediamento di un castello, di cui oggi si conserva solo una torre a pianta quadrata, e di una cinta muraria nella quale si aprivano tre porte, la “Porta Crucis”, a est, la “Porta Lacus”, a ovest, e la “Porta de Castro”, nei pressi del castello. Nel XII secolo l’abitato, definito civitas nei documenti, è rientrato nei possedimenti del conte Riccardo Molisano che favorisce una risistemazione della cinta muraria. In età sveva è stata edificata la chiesa di s. Michele Arcangelo, sui cui resti a partire dal 1783 è stato costruito l’attuale Duomo, e sono state ulteriormente ampliati il castello e le mura, precedute da un fossato, che hanno compreso al loro interno nuove porzioni di abitato. In questa fase si delinea la planimetria dell’attuale centro storico di Terlizzi, il cui perimetro è definito dai corsi Dante e Garibaldi che seguono il percorso delle mura, che è caratterizzato da edifici e strade disposte a raggiera che convergono verso il Duomo. In un documento redatto nel 1269 e contenuto nei Registri della Cancelleria Angioina, Terlizzi figura tra le civitates della Terra di Bari ed è denominata “Terlicii”. Tra XIV e XV secolo, periodo in cui si sono avvicendati come feudatari le famiglie Sanseverino e Orsini, contestualmente allo spopolamento di alcuni degli insediamenti rurali limitrofi, la città è interessata da una ulteriore crescita demografica. Dal 1532 al 1641 Terlizzi è stata amministrata dalla famiglia Grimaldi, e, successivamente, fino al 1770, dai Caracciolo. Dopo questa data tutti i possedimenti feudali furono assorbiti dalla Corte Regia. Nel 1778 la città, messa all’asta dalla Regia Camera della Sommaria per volere del re Francesco I di Borbone, è stata riscattata dagli stessi abitanti grazie al pagamento di 90.000 ducati alla Corte Regia, divenendo così città demaniale. Nel corso del XVII secolo l’abitato ha iniziato ad estendersi al di fuori delle mura medievali, mentre nel centro sono stati realizzati il Palazzo del Sedile, alcune residenze di pregio quali Palazzo Schettini e Palazzo de Paù-Antonelli, e il castello è stato oggetto di consistenti opere di rifacimento che lo hanno trasformato in una dimora signorile. Nel Settecento la costante crescita della città, in particolare a est del centro storico, ha determinato l’abbattimento delle mura e la colmatura del fossato. A questo periodo risalgono la realizzazione della nuova chiesa di s. Michele Arcangelo e dei palazzi La Stella e de Gemmis.

Bibliografia:
  • Valente G., Valente G. a cura di, I casali medievali di Terlizzi, Studi Bitontini, 68, Bari: EDIPUGLIA, 1999
  • Valente Gaetano, Valente Gaetano a cura di, Terlizzi: La Chiesa-Le Chiese, Volume unico, , Terlizzi: , 2009
  • Valente G., Valente G. a cura di, Periodo angioino: 1266-1435, Periodo angioino: 1266-1435, , Molfetta: , 2004
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  • Valente G., Valente G. a cura di, Periodo normanno: 1071-1194, Periodo normanno: 1071-1194, , Molfetta: , 1982
  • Valente G., Valente G. a cura di, Periodo Svevo: 1194-1266, Periodo Svevo: 1194-1266, , Molfetta: , 1983

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIP000060

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età medievale (generico)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Bibliografia

Dimensioni in Mq: 2340000.00

Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico