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Turi è un comune della Città Metropolitana di Bari situato sui primi rilievi dell’altopiano delle Murge, 24 km a sud-est del capoluogo. L’odierno abitato sorge su un’area interessata da una intensa antropizzazione a partire dalla prima età del Ferro. Particolarmente cospicue sono le evidenze archeologiche venute alla luce nella zona sudorientale della cittadina, consistenti in strutture abitative e soprattutto funerarie databili dall’età arcaica al IV secolo a.C., che hanno fatto ritenere che in quest’area si sviluppasse un importante insediamento peuceta. La documentazione storico-archeologica è limitata fino al XII secolo quando un documento riporta la notizia dell’esistenza in questa zona di un piccolo insediamento rurale di proprietà di Tommaso di Frassineto. A questo periodo risale probabilmente il nucleo più antico del castello, i cui resti sono stati successivamente inglobati nell’attuale Palazzo Marchesale. In un documento redatto nel 1269 e contenuto nei Registri della Cancelleria Angioina l’abitato risulta tra i casali della Terra di Bari. In questi stessi anni l’insediamento, ancora caratterizzato da dimensioni ridotte, è dotato di una cinta muraria che sarà ampliata, conseguentemente alla crescita demografica del casale, due secoli più tardi. Del circuito murario più recente sono riconoscibili alcuni tratti nelle attuali vie Putignano e V. Orlandi. Dal XVI fino alla metà del XVIII secolo il feudo di Turi è rientrato nelle proprietà della famiglia Moles che nel 1547 ha realizzato importanti opere di rifacimento e di ampliamento del castello, trasformandolo in palazzo gentilizio. Nel 1741 il feudo di Turi è stato venduto dagli ultimi eredi della famiglia Moles ai marchesi materani di Venusio ai quali si devono ulteriori trasformazioni planimetriche ed architettoniche del castello, che ne hanno determinato l’aspetto attuale. In età moderna si registra l’edificazione ed il rifacimento di un certo numero di edifici religiosi tra i quali si segnalano in particolare le chiese di s. Maria Assunta, oggi Chiesa Madre, s. Domenico, s. Chiara, con annesso monastero e s. Giovanni Battista. Nella seconda metà del XVIII secolo l’abitato, in seguito ad una progressiva crescita demografica, si estende al di fuori dell’area delimitata dalle mura quattrocentesche.
- Labate D., Turi : dalle origini all'eta ellenistica : topografia storica di un abitato peuceta : Schena Editore, 1995
- Bruno G., Turi dall'età feudale alla metà del sec. XIX, Turi dall'età feudale alla metà del sec. XIX, , Bari: , 1971
Scheda
- BABIP000059
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Polo Museale della Puglia
Ruolo: Valorizzazione
-
Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: Valorizzazione
Periodo:
- Età preromana (generico)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età medievale (generico)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Bibliografia
Dimensioni in Mq: 2320000.00
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione