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Ceglie del Campo è attualmente un quartiere di Bari appartenente al IV Municipio, ubicato alla periferia meridionale della città, a 6 km dal centro. Il nucleo urbanistico ha tuttavia una propria storia insediativa ben distinta e caratterizzata. Le più antiche testimonianze archeologiche note nel pianoro su cui a partire dal V secolo a.C. si è sviluppata la città peuceta risalgono all’età del Ferro e consistono in concentrazioni di ceramica d’impasto rinvenute lungo il percorso del torrente Fitta e nelle località Reddito, Buterrito e Tufaia, a est dell’abitato moderno. L’antropizzazione dell’area tra VII e VI secolo a.C. è documentata da alcune aree funerarie, caratterizzate da una particolare varietà delle strutture tombali, la più rilevante delle quali è quella individuata in località Sant’Angelo. L’insediamento assunse una connotazione più propriamente urbana tra il V e il IV secolo a.C. quando fu dotato di una cinta muraria lunga 5 km originariamente dotata di quattro porte, oggi conservata parzialmente. La prosperità della città in età ellenistica, soprattutto nel V secolo a.C., è testimoniata in particolare dai reperti provenienti dai corredi funerari. A questo periodo risalgono infatti vasi di notevole pregio di provenienza attica come quelli attribuiti al Pittore delle Niobidi, al Pittore di Eretria, al Pittore di Calliope e di Crodo, che attestano la presenza in città di un ceto dirigente fortemente ellenizzato. Si segnala inoltre il rinvenimento di ambre figurate prodotte in Lucania e in Daunia, e di statue in metallo, come quella dell’Apollo saettante, realizzate a Metaponto. L’intensificarsi dei rapporti commerciali con le colonie della Magna Grecia verificatasi verso la metà del V secolo è testimoniata dal rinvenimento nella città delle prime produzioni della scuola “protolucana” (Pittore di Amycos) e di prodotti di ceramisti della città di Thuri (Pittore delle Carnee, Pittore della Nascita di Dioniso). Caelia entra nell’ambito dell’organizzazione romana in qualità di civitas sociorum probabilmente agli inizi del III secolo a.C.. In questo periodo la città è sede di una fiorente zecca. Le evidenze archeologiche relative all’età repubblicana sono concentrate nella porzione settentrionale dell’area occupata dalla città peuceta, e sono costituite da numerose cisterne e fosse di scarico individuate nell’attuale località sant’Angelo e da strutture abitative situate in località san Nicola. In quest’ultimo caso è stata riscontrata una continuità di utilizzo fino al I secolo d.C. Nell’ambito della riorganizzazione territoriale seguita alla guerra sociale, la città diventa municipium e viene ascritta, insieme a Barium e Rubi, alla tribù Claudia. In età imperiale, in seguito alla realizzazione della via Traiana, Caelia perde importanza a favore di Barium, scalo portuale situato lungo il percorso dell’importante arteria stradale. Una continuità insediativa in età tardoantica è testimoniata dal rinvenimento in località san Nicola di alcune strutture produttive e abitative databili tra il III ed il VI secolo d.C. Sulla base dell’ubicazione dei rinvenimenti archeologici e di considerazioni di carattere topografico è stato ipotizzato che in età romana l’abitato si sia contratto rispetto all’età precedente. Probabilmente esso era concentrato nel settore centrale e nordoccidentale del pianoro occupato dalla città peuceta ed il suo fulcro principale era localizzato in corrispondenza delle attuali contrade sant’Angelo e san Nicola. La città romana era attraversata da due strade principali perpendicolari tra loro, una, orientata nord-sud, era parte di un asse viario che collegava Bari e Taranto, l’altra, orientata nordovest-sudest, proveniente da Bitonto, continuava il suo percorso verso Gnatia e Brundisium. I dati storico-archeologici relativi all’età medievale sono limitati. Un documento redatto nel 1271 e contenuto nei Registri della Cancelleria Angioina attesta, in corrispondenza dell’area occupata dall’attuale Ceglie del Campo e delle zone limitrofe, l’esistenza di due insediamenti rurali ubicati a breve distanza tra loro: il casale di Ceglie (Celiarum) e quello di Buterrito (Biturriti). Nel primo caso, pur in assenza di una adeguata documentazione storico-archeologica, è possibile ipotizzare che l’abitato si sviluppasse in corrispondenza dell’attuale centro storico del quartiere, dove peraltro è ubicato il castello, che, pur fortemente rimaneggiato in epoche successive, conserva alcune testimonianze architettoniche di età medievale. Il casale di Buterrito era ubicato verosimilmente nell’omonima località, 1 km a sud-ovest del centro storico, nei pressi del cimitero. In questa contrada si trova una chiesa, edificata nel 1837 sui resti di una cappella più antica, dove è ancora oggi venerata la Madonna di Buterrito. A ridosso dell’odierna Ceglie del Campo sono ubicati, nelle omonime località, i resti dei monasteri di sant’Angelo e di san Nicola, per i quali, le notizie più antiche risalgono all’XI secolo. L’attuale Chiesa Matrice, s. Maria del Campo, è stata realizzata nel 1776. Nel 1928 Ceglie del Campo ha perso lo status di comune autonomo diventando una frazione di Bari nell’ambito di un programma di ampliamento della città voluto dal regime fascista. Dal 1970, in seguito ad una delibera del Consiglio Comunale di Bari che sancisce l’abolizione delle frazioni, Ceglie del Campo è un quartiere del capoluogo.
- Triggiani M., Triggiani M. a cura di, Insediamenti rurali nel territorio a nord di Bari dalla tarda antichità al medioevo, Insediamenti rurali nel territorio a nord di Bari dalla tarda antichità al medioevo, , Bari: EDIPUGLIA, 2008
- AA. VV., Ceraudo G. a cura di, Archeologia delle Regioni d'Italia. Puglia Bologna: , 2014
- Roppo V., Memorie storiche di Ceglie del Campo Bari: , 1919
- Mangiatordi A., Mangiatordi A. a cura di, Regio II Apulia et Calabria. Caelia, Supplementa Italica, 26, Roma: , 2012
Scheda
- BABIP000048
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: Valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Relazione urbanistico ambientale [è in relazione urbanistico ambientale con] - Sito Pluristratificato
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Relazione urbanistico ambientale [è in relazione urbanistico ambientale con] - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età romana (generico)
- Età medievale (generico)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età del Ferro (generico)
- Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
- Età Classica (V-IV sec. a.C.)
- Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Bibliografia
Dimensioni in Mq: 3000000.00
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione