Santeramo in Colle

Santeramo in Colle è un comune della Città Metropolitana di Bari, ubicato ad una altitudine di 496 m s.l.m., circa 45 km a Sud del capoluogo di Regione. La documentazione storico-archeologica relativa all'abitato antecedente il XII secolo è alquanto limitata. Un documento del 1180 attesta l'esistenza, verosimilmente in corrispondenza di parte dell'attuale centro storico, di un monastero, di una chiesa e di un battistero. In un elenco delle civitates e dei casali della Terra di Bari redatto nel 1269 e contenuto nei Registri della Cancelleria Angioina si fa riferimento al casale di Sancti Erasmi. È stato ipotizzato che durante il Bassomedioevo il piccolo abitato fosse cinto da una cortina muraria dotata di torri, fossato, e di due porte, una situata in corrispondenza della strada verso Matera, l'altra dove oggi sorge Piazza G. Di Vagno. In riferimento al periodo compreso tra il XIII e il XV secolo si conservano poche evidenze architettoniche, tra cui le chiese di S. Eligio, del Purgatorio e di Sant'Erasmo, quest'ultima oggi intitolata a S. Maria del Carmine. Secondo una fonte documentaria risalente al 1374, il piccolo centro, da sempre legato ai feudatari di Acquaviva, ricevette l'autonomia per volere della regina Giovanna I, assumendo il titolo di Castrum Sancti Herasmi. Nel 1410 il feudo fu venduto da Ladislao d'Angiò, re di Napoli, a Buccio da Siena e, in seguito a vincoli matrimoniali, passò alla famiglia Caracciolo nel 1468. Nel corso del XVI secolo il marchese Ottavio Carafa avviò un ampio programma di espansione edilizia nell'ambito del quale fu realizzato il Palazzo Marchesale. In questi anni si verificò un incremento demografico che determinò la nascita, all'esterno dell'abitato, di piccoli borghi: il Casalnovo, situato nei pressi dell'attuale via S. Antonio, il borgo di S. Rocco, sorto intorno alla piccola cappella omonima, ed il borgo della Chiesa di S. Maria della Lama. Tra il XVII ed il XVIII secolo, le famiglie nobili legate al marchese Caracciolo dotarono l'abitato di edifici residenziali (Palazzo Sava, Palazzo De Laurentiis, Palazzo Netti, Palazzo Giandomenico, Palazzo Colonna) e del convento dei Frati Riformati Francescani, edificato nel 1672 nei pressi della cappella di S. Rocco. Contestualmente sorsero anche complessi di case palazziate in alcuni nuovi borghi, quali quello di S. Lucia e il borgo della Vigna del Signore, quest'ultimo caratterizzato dalla presenza di case dotate di scale esterne per l'accesso ai piani superiori.

Bibliografia:
  • Tangorra V., La Terra di S. Erasmo. Memorie storiche dalle origini al sec. XVIII, La Terra di S. Erasmo. Memorie storiche dalle origini al sec. XVIII, , Bari: , 1969

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIP000047

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Ente MiBAC

    Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età medievale (generico)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Cronologia specifica:

Dal: XII secolo Al: XXI secolo

Datazione Assoluta: 

- XII d.C. - XIII d.C. - XIV d.C. - XV d.C. - XVI d.C. - XVII d.C. - XVIII d.C. - XIX d.C. - XX d.C.

Motivazione: 

  • Bibliografia

Dimensioni in Mq: 3730000.00

Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto

Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione