Modugno

La morfogenesi urbanistica di Modugno è tripartita in tre fasi storiche corrispondenti ad altrettanti siti. Il centro antico originatosi nel Medioevo contiene anche l'abitato edificato in età moderna, mentre gli isolati disposti 'a scacchiera' sono riconducibili alla regolamentazione urbanistica ottocentesca di stampo neoclassico. A questa seconda fase si aggiunge quella post-moderna, individuabile nell'area residenziale formatasi a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento fino ad estendersi a ridosso dell'area settentrionale del capoluogo barese. Il borgo medievale costituisce il nucleo primigenio che ha sancito la morfogenesi dell'abitato attuale: il sistema urbano si disponeva intorno alla cosiddetta fortezza 'della Motta', così chiamata perché si ergeva in altura. Il perimetro della città bassomedievale, innalzato in epoca normanna, era determinato da una forma quadrangolare, il cui tracciato è idealmente ripercorribile, seguendo gli attuali Corso Vittorio Emanuele, Corso Cavour, Corso Umberto e Piazza Sedile. All'epoca normanna risalgono i primi documenti nei quali vengono citati il toponimo “de loco Medunio”, situato lungo la via che collegava Modugno a Bitetto. Al 1347, in pieno dominio angioino, si ascrive la costruzione di una seconda muraglia, fatta erigere su committenza dall'Arcivescovo di Bari, Bartolomeo Carafa, divenuto feudatario di Modugno. A partire dal Cinquecento, in concomitanza con l'aumento demografico, si avviò il processo di superamento dei preesistenti confini murari medievali: a questo periodo riconduce l'urbanizzazione dell'immediato suburbio e lo spostamento in proiezione delle preesistenti porte urbiche, che mantennero i vecchi toponimi, già conosciuti dagli abitanti. Lo status quo della fortificazione muraria doveva essere alquanto precario nel XVIII secolo: questo dato si evince nella cronaca dell'assedio del 10 marzo 1799, nella quale Modugno è definita come un <>. Nel 1821 le mura furono definitivamente abbattute e iniziò a costituirsi il borgo 'a scacchiera', la cui morfologia emula, seppur in scala ridotta, il ben più celebre e spazioso quartiere murattiano della vicina Bari. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento si è verificata una rapida espansione industriale intorno al paese per via della sua posizione a metà strada tra i grossi centri limitrofi di Bari e Bitonto. Tale avanzamento industriale ha causato un'incontrollata cementificazione delle campagne circostanti la cittadina a nord di Bari.

Bibliografia:
  • Milano N., Modugno. Memorie Storiche, ,1990
  • GERNONE A., CONTE N., VENTRELLA M., Modugno. Guida Turistico-culturale, ,2006
  • Milano N., Milano N. a cura di, Curiosando per Modugno: guida della città, toponomastica, usi e costumi del passato, Curiosando per Modugno: guida della città, toponomastica, usi e costumi del passato, , Bari: Levante Editore, 1997

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIP000041

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Ente MiBAC

    Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia

    Ruolo: tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Analisi stilistica
  • Bibliografia

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata in relazione all'abitato

Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione