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La conformazione urbanistica della città nell'area dove sorge attualmente è riferibile all'altomedioevo. In concomitanza con le sempre più frequenti scorrerie saracene a partire dal IX secolo d.C. si manifesta il primo tentativo di urbanizzare dell'area dove oggi sorge il castello normanno-svevo, nell'altomedioevo caratterizzata dalla presenza di un maniero bizantino 'a curtis' quadrangolare, corpo originario dell'edificio bassomedievale. Dall'età catepanale l'evoluzione urbanistica della città è strettamente determinata dalle fasi storico-architettoniche del castello. L'XI secolo si conclude con la normannizzazione della Puglia sotto l'egida di Roberto il Guiscardo che stabilisce a Gioia del Colle il siniscalco Riccardo, come lui membro della famiglia Altavilla: a questo periodo si ascrive l'ampliamento del castello bizantino, poi distrutto da parte di Gugliemo I il Malo. Nuovo splendore al centro e al suo castello si devono alla committenza di Federico II, grande amatore delle boscaglie ricche di selvaggina intorno a Gioia del Colle, che restaurò il preesistente complesso castellare, ricevuto in eredità materna, secondo il tipico sincretismo stilistico federiciano. Lo status quo contemporaneo dell'edificio non ha subito modifiche strutturali che avrebbero potuto obliterare la lettura icnografica propriamente federiciana, a differenza della maggior parte dei castelli pugliesi stravolti in epoca angioina e aragonese. In epoca angioina non si verificano particolari interventi topografici, eccezion fatta per l'edificazione della chiesa di san Francesco d'Assisi e l'inerente sistemazione urbanistica intorno all'edificio di culto. L'ulteriore espansione dell'abitato è originato dall'ingresso degli Schiavoni nella città nel XVI secolo: questo popolo proveniente dall'attuale Croazia si stanziò nel nuovo quartiere costruito intorno alla chiesa di Santa Mara di Costantinopoli, oggi di Sant'Angelo. Nel XVII secolo il feudo gioiese fu acquistato dalla facoltosa famiglia di banchieri genovesi De Mari, che stabilì la propria dimora nella vicina Acquaviva delle Fonti. In concomitanza con l'osservanza dei dettami tridentini furono proclamati i patronati civici di san Rocco, nel 1656, e di San Filippo Neri, nel 1731. L'espansione extra moenia si ascrive al periodo post-unitario: il fulcro del nuovo abitato disposto 'a scacchiera' è costituito da Piazza Plebiscito, iconema della città contemporanea.
- AA. VV., Monte Sannace. Città dei Peuceti : Progedit snc, 2001
- Scavi e scoperte. Conversano, Monte Sannace, Rutig, StEtr, XLIX, : , 1981
- Amatulli A., Ursi V., Gioia del Colle (Bari), Santo Mola, Taras, XII,1-2, : , 2002
- Donvito A., Presenza federiciana nel Castello di Gioia del Colle, Presenza federiciana nel Castello di Gioia del Colle, , Galatina: , 1972
- Donvito A., Il Castello di Gioia del Colle, Il Castello di Gioia del Colle, , Bari: Adda Editore, 1975
- CARANO DONVITO G., Storia di Gioia del Colle: dalle origini ai primi del secolo XX, ,1966
- D'ERASMO L., Gioia del Colle: guida alla città, ,1982
Scheda
- BABIP000037
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: tutela e valorizzazione
Periodo:
- Età del Ferro (generico)
- Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
- Età Classica (V-IV sec. a.C.)
- Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
- Età romano repubblicana (fine VI-I sec. a.C.)
- Prima età repubblicana (fine VI-terzo quarto del IV sec. a.C.)
- Media età repubblicana (ultimo quarto IV sec. a.C. - II sec. a.C.)
- Alto Medioevo (VII-X secolo)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Analisi stilistica
- Bibliografia
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata in relazione all'abitato
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione