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È uno dei paesi più alti della Puglia, situato sul versante occidentale della catena subappenninica. La denominazione di “Anzano degli Irpini”, conservata fino all’annessione definitiva alla Provincia di Foggia nel 1931, ne attesta la particolare condizione di sito di confine. Il territorio della città in epoca romana risultava attraversato da importanti direttrici di collegamento tra l’Irpinia e il Tavoliere. In particolare l’area gravitava attorno alla Via Herdonitana, una bretella che collegava Aeclanum ad Herdonia sulla Traiana, seguendo una delle vie naturali di accesso al Tavoliere. In età moderna parte del tracciato sarà coincidente col tratturo Pescasseroli-Candela, che attualmente attraversa l’abitato nella parte settentrionale, utilizzato anche dai vetturali che facevano la spola tra Napoli e i centri del Tavoliere. All’epoca medievale risalgono le prime citazioni del sito: nell’841 un “fundo Anciano” è menzionato in una donazione effettuata dall'imperatore di Germania Lotario I al monastero di Farfa; successivamente, nella donazione in favore dell’abbazia di Cava dei Terreni del 1086 del monastero di San Pietro d’Olivola, è riportata la località “serram de Anzano” e nel 1131 il sito è menzionato con il nome di Santa Maria di Anzano. La leggenda vuole che a dare inizio all’insediamento sia stato il ritrovamento di una statua della Madonna da parte di alcuni abitanti di Trevico. Su quel luogo sorse la primitiva chiesa di Santa Maria in Silice. Attorno alla chiesa si formò il casale che nel 1343 risulta appartenente alla Baronia di Vico (Trevico) e di Flumeri. Nella metà del XV secolo si registra una crisi consistente in tutta la Baronia a causa della violenza della guerra tra Aragonesi ed Angioini, cosicchè nel 1487 il casale risulta disabitato e con territorio ancora accorpato a quello di Trevico (AV). La dipendenza del casale da Trevico perdurerà fino all’800, e sarà causa del lungo isolamento del borgo e del perdurare di una condizione di marginalità. La richiesta di autonomia amministrativa avanzata nel 1799 sarà soddisfatta solo nel 1810, durante il decennio murattiano. L’anno seguente il comune viene assegnato alla Provincia di Capitanata, mentre Trevico viene confermato a Principato Ultra. Nella circoscrizione pugliese Anzano vi resterà fino al 1862, quando ritorna alla provincia di Avellino con il nome di Anzano degli Irpini. Alla provincia di Foggia tornerà definitivamente nel 1931, con la nuova denominazione di Anzano di Puglia.
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Scheda
- FGBIP000130
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
-
Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Bibliografia
Criterio di perimetrazione: Perimetro dell'edificato visibile nella cartografia contemporanea
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico