Pietramontecorvino

Centro agricolo dei Monti Dauni il cui nucleo originario sorge su un ingente macigno e domina la valle del Triolo, affluente del Candelaro. Il territorio ancora oggi vanta una grande ricchezza di sorgenti e boschi, come bosco san Cristoforo, che prende il nome da una piccola cella francescana. Il borgo antico conserva ancora intatte le caratteristiche ambientali e architettoniche dell'originario tessuto urbanistico medievale. Lo fondarono i profughi dell'antica Montecorvino, in fuga dall’assedio condotto nel 1137 da Ruggero II d'Altavilla, e assunse il nome di Pietra per l'ubicazione su una collina rocciosa. Nelle fonti l’insediamento è menzionato a partire dalla metà del XII secolo tra le città infeudate della contea di Civitate. Nel “Catalogus baronum” risulta feudo di Rogerio de Parisio; più tardi, intorno al 1220, il sito è menzionato come “Castel di Pietra” in due donazioni in favore del monastero di Santa Maria della Grotta. Nei primi decenni del XIV secolo divenne feudo personale della regina Sancia, moglie di Roberto d’Angiò, per passare più tardi, nel 1337, sotto il dominio di Carlo De Cabannis, vice siniscalco del Regno. Nel 1415 venne assegnato ad Attendolo Sforza, poi ai conti Cavaniglia di Troia che lo vendettero ai Carafa. Dopo ulteriori passaggi il feudo venne acquistato nel 1580 dai Montalto, pochi anni dopo proprietari anche di Motta e Volturino, che manterranno l’estesa signoria fino all’eversione della feudalità nel 1806. Nel 1862 fu concesso alla municipalità di Pietra di trasformare il nome in Pietramontecorvino a ricordo della remota origine dei suoi abitanti.

Bibliografia:
  • De Leo C., Pietramontecorvino:la porta del Subappennino, ,1987
  • Giuliani R., Menanno P., Monaco M., De Minicis E. a cura di, Dal Gargano ai Monti Dauni: analisi archeologica del tessuto urbano di due centri medievali (Vico del Gargano e Pietramontecorvino). Primi dati e prospettive di ricerca, Case e Torri Medievali IV- Indagini sui centri dell’ Italia Meridionale e insulare (sec. XI-XV) - Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, , Roma: , 2014, 123-131, 140-142
  • Mele A., AA. VV. a cura di, I Montalto di Fragnito a Volturino, La Capitanata. Rassegna di vita e di studi della Provincia di Foggia. Bollettino d'informazione della Biblioteca Provinciale di Foggia. Anno 42, n. 15 (febbraio 2004)., , Foggia: , 2004

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • FGBIP000124

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Bibliografia

Criterio di perimetrazione: Perimetro dell'edificato visibile nella cartografia contemporanea