Polignano a mare

Polignano a mare sorge a picco sull’Adriatico, a poco più di 30 km a sud di Bari. Le più antiche tracce del popolamento del suo territorio sono state riscontrate a nord dell’abitato, in località Ripagnola, e risalgono al Paleolitico medio e superiore. Sono più numerose invece le testimonianze riferite al Neolitico (Località Mortara Zuppariello, Monte Grottone, Piazza San Benedetto, Santa Barbara, Madonna di Grottole). Il toponimo lascia presupporre un’origine greca e molti studiosi concordano nel ritenere che una Neapolis peuceta, sub colonia di Siracusa, sia sorta intorno al IV secolo a.C., su un nucleo preesistente. A partire dal III secolo a.C. l’intera regione passò sotto la dominazione di Roma che se ne servì come luogo di riserva e scorrimento dei beni, a cominciare dal grano. Polignano si presentava allora come statio lungo la via Traiana che collegava Roma a Brindisi, punto di imbarco per l’Oriente. Risulta fortificata nel X secolo. Dopo il Mille diventa contea normanna, sotto gli angioini nel 1292 fu aggregata al principato di Taranto. Nel Quattrocento passò, attraverso la figlia di Giovanni Antonio del Balzo Orsini, a Giulio Antonio Acquaviva. Sotto Alfonso d’Aragona fu incamerata alla Corona, poi venduta ai Toraldo, diventando marchesato. Sotto Venezia in due riprese, tra il 1494 e il 1530, ritornò marchesato nel 1530. Polignano fu in questo periodo dotata di nuove mura, di cui permangono la porta grande e il lungo tratto su piazza Garibaldi, poi incorporate nel palazzo marchesale. Al XVIII secolo (28 novembre 1786) risale l’assenso di Ferdinando IV al progetto del nuovo borgo, che si sarebbe esteso verso Monopoli e in direzione opposta verso Mola. Nel borgo antico, il cuore rimane la piazza della cattedrale, su cui si affacciano una serie di prospetti rinnovati nel Settecento. Dalla cattedrale, baricentro di tutto il sistema urbano, si dipartono a raggiera stradine medievali inframmezzate da interventi barocchi, quali il palazzo Maiorca o la chiesa del Purgatorio. Di origine medievale era anche la chiesa di S. Pietro con il monastero benedettino, ricostruito tra il 1574 e il 1609, abbattuto nel 1932.

Bibliografia:
  • Giannotta M. T., Mannino K., Menchelli S., Polignano a Mare, Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca dell'Italia e delle Isole Tirreniche, XIV, : ,
  • Matarrese D., Polignano a mare, Polignano a mare, , Bari: Adda Editore, 2015
  • Mercadante G., Polignano a mare (Neapolis peuceta), Polignano a mare (Neapolis peuceta), , Manduria: , 1977
  • Uva N., Per la storia di Polignano a mare. Monografie – Note – Appunti, Per la storia di Polignano a mare. Monografie – Note – Appunti, , Molfetta: , 1957
  • Romano R., Polignano a mare e la sua storia, Polignano a mare e la sua storia, , Bari: , 2008

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIP000026

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età romana (generico)
  • Età preromana (generico)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Bibliografia

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata mediante l'ausilio di cartografia e fotografia aerea

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico