Esplora la Carta
Santa Maria della Grotta è una grotta-cripta di grande interesse. Alla zona iniziale della grotta, attualmente adibita a deposito agricolo, si accede attraverso una breve scala realizzata con piccoli conci di pietra a cui si arriva attraversando un arco a sesto acuto. L’ampia caverna quindi devia sulla sinistra formando una lunga galleria sulle cui pareti sono numerosi graffiti votivi sovrapposti, centinaia di croci di varie forme e dimensioni, monogrammi, nomi, date. L’aspetto di eccezionalità che caratterizza la grotta è proprio rappresentato dall’imponente repertorio epigrafico che si conserva lungo le pareti della cavità: incisioni dall’età medievale fino ad epoche recenti dovute ai pellegrini in visita al santuario rupestre che invocavano il Signore con formule votive o lasciavano semplici testimonianze del loro passaggio. Le più antiche testimonianze risalgono, secondo i riscontri paleografici, all’ XI secolo e riportano caratteri, espressioni e simboli di matrice bizantina, tra cui una croce con il monogramma IC XC NI KA (Gesù Cristo Vincitore) tipico delle icone ortodosse, la stessa iconografia si trova anche sulle monete bizantine dell’ XI secolo. La zona in cui insiste la grotta era di pertinenza dei padri Carmelitani di Presicce, ordine soppresso durante il regime napoleonico facendo subire un progressivo degrado al santuario della Madonna della Grotta. Nella metà del secolo scorso alcune esplorazioni speleologiche hanno avuto il merito di identificare le più antiche fasi di frequentazione della cavità nel Paleolitico superiore e nell’Eneolitico antico, ma la casualità e l’incompletezza delle fonti archeologiche a disposizione non permettono di trarre alcuna conclusione sulla funzione dell’ambiente ipogeo e sul tipo di frequentazione che esso può aver avuto nelle epoche più antiche.
- Sammarco M., Nobile N., Delle Rose M., Santa Maria della Rutta (Pu 533): rilievo e prime osservazioni sulle iscrizioni murali, Grotte e Dintorni, 4, 7, : , 2004
- Sammarco M., Sul santuario rupestre di Santa Maria della Rutta ad Acquarica del Capo (Lecce) : epigrafi, segni e simboli devozionali, Fondazione Terra d’Otranto, III, n.1, Nardò: , 2014
Scheda
- LEBIP000071
Condizione Giuridica
Dato non disponibile
-
Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: tutela
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Eneolitico (3.000-2.000 ca. a.C.)
- Neolitico (generico)
- Paleolitico superiore (ca. 40.000 – ca. 10.000 B.P.)
Cronologia specifica:
Motivazione:
- Bibliografia
Dimensioni in Mq: 550.00
Criterio di perimetrazione: La perimetrazione ha approssimativamente delimitato l'area di superficie dove si trova l'ingresso della grotta